Le persone rinviate a giudizio sono ritenute vicine al movimento di estrema destra. Sono accusate anche di minacce e della violazione della legge Mancino. Avrebbero pubblicato online post contro immigrati, ebrei e responsabili istituzionali. Tra le parti lese anche Roberto Saviano
Il gup di Roma ha rinviato a giudizio 25 persone ritenute vicine al movimento di estrema destra Stormfront. Sono accusati di odio razziale, minacce, violazione della legge Mancino. Secondo il pm gli imputati avrebbero pubblicato sulla sezione italiana del forum “Stormfront” post contro immigrati, ebrei e responsabili istituzionali.
A dicembre il processo - Il pm Luca Tescaroli ha parlato di fatti avvenuti tra il 2011 e il 2012. Il gup Giovanni Giorgianni ha fissato il processo al prossimo 15 dicembre davanti alla prima sezione penale. Il giudice ha, inoltre, formalizzato il patteggiamento per altri sei imputati con pene comprese tra i 7 mesi e l'anno e mezzo di reclusione e con la condanna di altri due a 8 mesi che avevano scelto il rito abbreviato. Due imputati, senza precedenti penali, sono stati messi alla prova, due sono stati assolti e l'ultimo prosciolto per mancanza di querela.
Tra le parti lese anche Saviano - "La decisione del gup ci soddisfa e confidiamo che dal dibattimento possa emergere la gravità degli episodi contestati", commentano gli avvocati Daniele Stoppello e Luciano Daffarra legali per conto dei giornalisti Marco Pasqua ed Enrico Sassoon. Nel procedimento figurano come parti lese anche lo scrittore Roberto Saviano e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Dal canto suo l'avvocato Arianna Agnese, che difende uno degli imputati, "non condivide le risposte giuridiche in tema di giurisdizione trattandosi di reati commessi all'arresto".