Il presidente della squadra etnea avrebbe confermato le accuse durante un interrogatorio: pagati 100 mila euro a gara per evitare la retrocessione del club in Lega Pro. Ma, spiega, non ci sarebbe stata alcuna incidenza sul risultato
Nessuna incidenza sul risultato - Una precisazione è arrivata, con una nota, dal club etneo: “Il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”.
Nota del Professore Giovanni Grasso e dell’Avvocato Fabio Lattanzi - http://t.co/q9YIzarcZp
— Calcio Catania (@Catania) 29 Giugno 2015
Cinque partite comprate - Cinque le partite su cui Pulvirenti ha ammesso la combine. Si tratta di Varese-Catania, del 2 aprile, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell'11 aprile (4-1); Latina-Catania del 19 aprile (1-2); Catania-Ternana del 24 aprile (2-0) e Catania-Livorno del 2 maggio (1-1). Quest'ultimo incontro non rientra nel filotto di successi rossoblù, che è però aperto da Catania-Avellino (1-0) del 29 marzo, sul quale sono comunque in corso accertamenti. Allontanata la zona retrocessione (ora a 7 punti) il Catania ricomincia a perdere: 2-0 il 27 aprile a Bologna. Segue il già citato 1-1 a Livorno del 2 maggio. Il 9 altro tonfo, 4-2 a Brescia; il 16 è sconfitto in casa (2-3) dal Cittadella. Infine, alla 42/a ed ultima giornata, è 0-0 a Carpi. Appena 2 punti negli ultimi cinque turni, ma la salvezza e' assicurata, senza bisogno di passare per i playout.