Ventimiglia, pugno duro della Francia alla frontiera

Cronaca
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Oltre ai migranti respinti dalle autorità, ci sarebbero quelli trovati vicino ai confini e che vengono riaccompagnati alla frontiera. Rapporto di Hrw: "Perché la gente scappa e cosa dovrebbe fare l'Ue". Boldrini incontra i profughi alla stazione di Milano

La Francia mantiene il pugno duro alla frontiera con l'Italia (lo speciale migranti). Ed è forte l'impressione che non siano solo i migranti che cercano di andarsene a Ventimiglia ad essere riaccompagnati alla frontiera dai francesi. Tra le 120 persone respinte dalla Francia nella sola giornata di giovedì 18 giugno almeno 50 non avevano nulla a che fare con questa ondata di profughi: si parla infatti di migranti curdi, nordafricani e persino un indù con il suo caratteristico turbante. Indù che non è mai stato visto dalla polizia italiana stazionare sulla scogliera di Ponte San Ludovico o alla stazione di Ventimiglia. La Francia cerca così in tutti i modi di rimandare in Italia gli immigrati che trova vicino ai suoi confini, molti quali non sono stati però accettati dalla polizia italiana, che non ha ritenuto congrua la documentazione presentata dai francesi.



Laura Boldrini in visita alla Stazione di Milano - Resta anche alta l'attenzione sulla situazione dei profughi rifugiatisi da diversi giorni ormai nella Stazione Centrale di Milano. Sul posto è arrivata la presidente della Camera Laura Boldini per incontrare un gruppo di migranti e i volontari (FOTO). A ricevere la presidente della Camera il prefetto Francesco Paolo Tronca, il questore Luigi Savina e l'assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. Milano ha dimostrato "che se ci sono persone che vengono da contesti di guerra e violazione dei diritti umani bisogna dare un segnale di solidarietà", come scritto nella Costituzione ha detto il presidente della Camera.

Hrw, mappa migranti - Intanto, la ong statunitense Human Right Watch racconta in un documento di 21 pagine "Perché la gente fugge e cosa dovrebbe fare l'Europa". E lo fa attraverso 150 interviste realizzate nel mese di maggio ad altrettante persone che raccontano come sia la mancanza di diritti umani a costringerli su barche che attraversano il Mediterraneo. Dei 92,800 migranti arrivati in Europa via mare (dati aggiornati al maggio 2015), il 60% è rappresentato da siriani (31%), eritrei (12%), afghani (11%) e somali (6%).

Frontiera presidiata - Al momento, dunque, la frontiera resta presidiata da parte francese dalla Compagnie republicaine de securité con i mezzi e gli uomini che sembrano aumentare giorno dopo giorno mentre i 100 della scogliera resistono a un caldo che sfiora i 40 gradi. I fedeli musulmani dormono per non sentire la fame e la sete dovute al primo giorno di Ramadan, gli altri si difendono dalla canicola come possono (FOTO). La Croce rossa italiana sulle cui spalle è il peso dell'organizzazione sanitaria, con l'Asl di Imperia e il coordinamento della Regione Liguria, organizza i pasti anche quelli notturni dei musulmani.

Per 70 prima notte in struttura attrezzata Ventimiglia - Intanto, circa 70 persone hanno passato tra giovedì e venerdì la prima notte al coperto in una struttura attrezzata con docce e bagni. Ad essere accolti sono stati soprattutto donne in gravidanza e mamme con i bambini. I locali, all'interno della palazzina del dopo lavoro ferroviario, sono stati messi a disposizione da Rfi.

Francia: "Nostra linea non cambia" - In serata i gendarmi francesi hanno deciso di lasciare liberi alcuni dei migranti che erano stati respinti verso l'Italia ma rifiutati dalle autorità di Roma. Per quanto riguarda invece tutti gli altri migranti, le autorità francesi hanno assicurato che la loro linea non è cambiata.

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