Gli amici di Domenico Maurantonio, precipitato dal quinto piano di un hotel di Milano, dove si trovava per visitare l'Expo, sono stati ascoltati a Padova dagli inquirenti. Venerdì si terranno i funerali del ragazzo
Sono stati sentiti questa mattina in questura a Padova dagli investigatori della squadra mobile di Milano i compagni di classe di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto nella notte tra sabato e domenica scorsi dopo essere precipitato dal quinto piano dell'Hotel Leonardo Da Vinci a Milano mentre si trovava in gita scolastica con la sua classe, la V E del Liceo Scientifico Ippolito Nievo di Padova, per visitare l'Expo.
"Mi hanno interrogato 10 ore a Milano e otto ore qui, non potete capire come sto. Siamo tutti in cerca della verità" ha detto uno dei ragazzi sentiti dagli inquirenti ai giornalisti.
Esclusa la caduta accidentale - I compagni di classe di Domenico erano infatti già stati sentiti subito dopo l'incidente domenica a Milano. Secondo alcune ipotesi investigative, la causa della morte non sarebbe una caduta accidentale, come sembrava in un primo tempo, perché a fronte dei rilievi condotti, il corpo di Domenico non sarebbe stato in asse con la finestra da cui era caduto.
Il malore prima della caduta - Secondo le ricostruzioni Domenico, che quella sera aveva avuto dei disturbi intestinali, si sarebbe sentito male e trovando il bagno della sua camera chiuso, nel tentativo di espletare i suoi bisogni, sarebbe arrivato volontariamente al davanzale della finestra. Tra l'altro, sugli avanbracci del ragazzo sono stati trovati dei segni come se qualcuno lo avesse tenuto stretto. E si attendono i risultati degli esami tossicologici.
Venerdì i funerali - Intanto, i genitori di Domenico si sono recati a Milano per riportare la salma del figlio a Padova dove venerdì si celebreranno le esequie nella chiesa del quartiere Altichiero. Proprio ieri la madre, Antonia Comin, insegnante di latino in un liceo di Padova, aveva postato un messaggio sul suo profilo Facebook esprimendo dolore e rabbia per la perdita del figlio: "Ho affidato il mio unico figlio, sano e in buona salute, all'istituzione scolastica, per un'uscita con pernottamento. Mi verrà riconsegnato cadavere. E' stato lasciato morire solo, nell'indifferenza generale".
"Mi hanno interrogato 10 ore a Milano e otto ore qui, non potete capire come sto. Siamo tutti in cerca della verità" ha detto uno dei ragazzi sentiti dagli inquirenti ai giornalisti.
Esclusa la caduta accidentale - I compagni di classe di Domenico erano infatti già stati sentiti subito dopo l'incidente domenica a Milano. Secondo alcune ipotesi investigative, la causa della morte non sarebbe una caduta accidentale, come sembrava in un primo tempo, perché a fronte dei rilievi condotti, il corpo di Domenico non sarebbe stato in asse con la finestra da cui era caduto.
Il malore prima della caduta - Secondo le ricostruzioni Domenico, che quella sera aveva avuto dei disturbi intestinali, si sarebbe sentito male e trovando il bagno della sua camera chiuso, nel tentativo di espletare i suoi bisogni, sarebbe arrivato volontariamente al davanzale della finestra. Tra l'altro, sugli avanbracci del ragazzo sono stati trovati dei segni come se qualcuno lo avesse tenuto stretto. E si attendono i risultati degli esami tossicologici.
Venerdì i funerali - Intanto, i genitori di Domenico si sono recati a Milano per riportare la salma del figlio a Padova dove venerdì si celebreranno le esequie nella chiesa del quartiere Altichiero. Proprio ieri la madre, Antonia Comin, insegnante di latino in un liceo di Padova, aveva postato un messaggio sul suo profilo Facebook esprimendo dolore e rabbia per la perdita del figlio: "Ho affidato il mio unico figlio, sano e in buona salute, all'istituzione scolastica, per un'uscita con pernottamento. Mi verrà riconsegnato cadavere. E' stato lasciato morire solo, nell'indifferenza generale".