Roberto Alesse invita a trovare un punto di intesa per evitare strappi. Oggi assemblea pubblica dei sindacati mentre alla Camera iniziano le votazioni sulla riforma. Gli studenti rispondono a Renzi con un video
Non c'è nessuna comunicazione ufficiale su uno sciopero per bloccare gli scrutini, ma anzi "incoraggianti segnali" dal Governo e dei sindacati più responsabili. E' quanto scrive il Garante sugli scioperi Roberto Alesse in una nota, invitando a trovare un punto di convergenza per evitare proteste con azioni illegittime che danneggerebbero gli studenti e le loro famiglie. E avvertendo che in caso di blocco degli scrutini scatterebbe obbligatoriamente la precettazione.
La comunicazione del Garante arriva proprio nel giorno in cui il ddl "Buona scuola" è approdato a Montecitorio (oggi iniziano le votazioni), all'indomani del videomessaggio del premier in difesa della riforma, cui la Rete degli studenti medi ha risposto con un filmato che fa il verso a quello del premier.
"Spero precettazione resti opzione teorica" - "Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti", scrive il Garante. "Al riguardo - continua Alesse - spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un'opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)".
"La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese", conclude il Garante.
Ddl arrivato in aula - Intanto è arrivato in aula alla Camera il ddl "Buona scuola": oggi iniziano le votazioni ma il voto finale è atteso per mercoledì. I ventidue senatori della minoranza dem che a gennaio non hanno votato l'Italicum, aprendo il fronte del dissenso interno al partito, hanno annunciato battaglia. Proveranno a far leva sui numeri ristretti della maggioranza per cambiare il testo. A Montecitorio la sinistra Pd ha presentato una serie di emendamenti, su tre punti in particolare: i precari, con la proposta di un piano pluriennale di assunzioni; i “superpoteri” del preside da ridurre; il sistema di finanziamenti privati e di perequazione delle risorse tra le scuole.
Oggi assemblea pubblica dei sindacati - E i sindacati di categoria della scuola, che contestano il testo, hanno invitato i parlamentari ad un confronto pubblico per affrontare i temi della riforma. L'appuntamento è per domani, venerdì 15 maggio, alle 16.30 in piazza del Pantheon per l'assemblea pubblica "Il mondo della scuola incontra parlamentari di Camera e Senato" sul ddl "La Buona Scuola" organizzata dalle strutture regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu-Gilda Unams e Snals Confsal.
Gli studenti rispondono a Renzi con un video - A contestare il testo ci sono poi anche i movimenti studenteschi. E oggi la Rete degli studenti medi ha risposto al premier Renzi, con un video in cui si illustrano, lavagna alla mano, i punti controversi della riforma.
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La comunicazione del Garante arriva proprio nel giorno in cui il ddl "Buona scuola" è approdato a Montecitorio (oggi iniziano le votazioni), all'indomani del videomessaggio del premier in difesa della riforma, cui la Rete degli studenti medi ha risposto con un filmato che fa il verso a quello del premier.
"Spero precettazione resti opzione teorica" - "Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti", scrive il Garante. "Al riguardo - continua Alesse - spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un'opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)".
"La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese", conclude il Garante.
Ddl arrivato in aula - Intanto è arrivato in aula alla Camera il ddl "Buona scuola": oggi iniziano le votazioni ma il voto finale è atteso per mercoledì. I ventidue senatori della minoranza dem che a gennaio non hanno votato l'Italicum, aprendo il fronte del dissenso interno al partito, hanno annunciato battaglia. Proveranno a far leva sui numeri ristretti della maggioranza per cambiare il testo. A Montecitorio la sinistra Pd ha presentato una serie di emendamenti, su tre punti in particolare: i precari, con la proposta di un piano pluriennale di assunzioni; i “superpoteri” del preside da ridurre; il sistema di finanziamenti privati e di perequazione delle risorse tra le scuole.
Oggi assemblea pubblica dei sindacati - E i sindacati di categoria della scuola, che contestano il testo, hanno invitato i parlamentari ad un confronto pubblico per affrontare i temi della riforma. L'appuntamento è per domani, venerdì 15 maggio, alle 16.30 in piazza del Pantheon per l'assemblea pubblica "Il mondo della scuola incontra parlamentari di Camera e Senato" sul ddl "La Buona Scuola" organizzata dalle strutture regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu-Gilda Unams e Snals Confsal.
Gli studenti rispondono a Renzi con un video - A contestare il testo ci sono poi anche i movimenti studenteschi. E oggi la Rete degli studenti medi ha risposto al premier Renzi, con un video in cui si illustrano, lavagna alla mano, i punti controversi della riforma.
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