Ancora sbarchi. In una settimana arrestati 44 scafisti

Cronaca

Nel porto di Messina sono approdati circa cinquecento migranti, 90 a Palermo. Negli ultimi giorni sono stati oltre 11 mila i profughi soccorsi nel Canale di Sicilia. Arrivato a Mazara del Vallo il peschereccio italiano fermato in Libia. VIDEO

Ancora sbarchi e soccorsi in mare in Sicilia. Nel porto di Palermo sono arrivati in mattinata circa 90 migranti, per lo più di nazionalità somala. Erano a bordo della nave mercantile battente bandiera maltese con equipaggio polacco, che li ha salvati. Sono stati portati a terra dalle motovedette della Capitaneria di Porto e accolti dalla Task Force organizzata dalla prefettura di Palermo al molo Quattro Venti. Dopo un primo controllo sanitario sono stati accompagnati nei centri di accoglienza accreditati. Ad accoglierli anche il sindaco Leoluca Orlando. "La città assicura la massima assistenza. Ma l'Europa si comporta come Ponzio Pilato, si lava le mani rispetto a questa immane tragedia. La mobilità è un diritto ed è necessario abolire il permesso di soggiorno, perno di un sistema proibizionista che specula sulle vite umane e crea rendite parassitarie". Sbarchi anche a Messina, dove questa mattina sono arrivati 500 migranti. In tutto, nell’ultima settimana, nel Canale di Sicilia sono stati oltre 11 mila i migranti soccorsi da unità navali della Guardia Costiera e del dispositivo Frontex. 950 i migranti che non ce l’hanno fatta.

In una settimana arrestati 44 scafisti - E sempre nell’ultima settimana, sono stati 44 gli scafisti di diverse nazionalità arrestati dalla Polizia, ritenuti coinvolti in almeno 15 sbarchi, uno dei quali culminato in un naufragio che avrebbe provocato la morte di oltre 300 persone. Gli arresti sono avvenuti nell'ambito delle attività della Polizia finalizzate a contrastare i criminali coinvolti nel traffico dei migranti, attraverso le proprie strutture investigative coordinate dal Servizio Centrale Operativo. I 44, arrestati in operazioni svoltesi a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Siracusa e Cagliari, sono accusati di vari reati tra cui: omicidio plurimo, in alcuni casi aggravato dall'odio religioso (il riferimento è ai 12 migranti gettati in mare ancora vivi per il solo fatto di essere cristiani) e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Inoltre, proseguono diverse inchieste da parte degli investigatori della Polizia di Stato coordinate dal Servizio Centrale Operativo e condotte dalle Squadre Mobili delle Questure di Palermo, Agrigento, Catania, Ragusa, Lecce e Crotone, sulle reti criminali che trafficano i migranti attraverso imbarcazioni in partenza dalla Libia, dall'Egitto e dalla Turchia.

Arrivato il peschereccio Airone - Intanto, in nottata, nel porto di Mazara del Vallo (Trapani) è arrivato del peschereccio Airone, fermato dai libici. Un video esclusivo di Sky TG24 mostra che l'imbarcazione italiana è stata fermata dalla guardia costiera che controlla le coste di Misurata perché non aveva i documenti in regola per pescare in acque libiche. Poi è fuggita con una guardia libica disarmata a bordo invece di seguire i libici nel porto di Misurata come le era stato richiesto.

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