Il giovane pugliese parla a Sky TG24, in attesa del verdetto della Cassazione che dovrà pronunciarsi sulla sentenza d'Appello che lo ha condannato, insieme ad Amanda Knox, per l'omicidio della studentessa inglese. VIDEO
"Non è che i giudici sono cattivi, ma esistono persone che fanno degli errori, disarmanti per la loro grossolanità. Nella sentenza di Firenze un’orma di scarpa per cui sono stato arrestato, e che poi si è scoperto essere di Rudi Guede, diventa all'improvviso di Amanda". Parla così, a Sky TG24, Raffaele Sollecito, a 10 giorni dalla sentenza della Cassazione che dovrà pronunciarsi sul processo di Appello celebrato a Firenze che lo ha condannato insieme ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto il primo novembre del 2007.
I supremi giudici potrebbero annullare di nuovo la sentenza (come avvenuto per le assoluzioni di secondo grado celebrate a Perugia) o confermarla, rendendo così definitiva la condanna di Raffaele e Amanda. Sollecito, nell’intervista a Sky TG24, parla anche delle incertezze avute in un primo momento sulla possibilità che Amanda si fosse allontanata o meno dalla casa la sera del delitto e dice: "Oggi i miei ricordi sono quelli, non ricordo che lei si sia assentata di casa”.
I supremi giudici potrebbero annullare di nuovo la sentenza (come avvenuto per le assoluzioni di secondo grado celebrate a Perugia) o confermarla, rendendo così definitiva la condanna di Raffaele e Amanda. Sollecito, nell’intervista a Sky TG24, parla anche delle incertezze avute in un primo momento sulla possibilità che Amanda si fosse allontanata o meno dalla casa la sera del delitto e dice: "Oggi i miei ricordi sono quelli, non ricordo che lei si sia assentata di casa”.