Il capo della Polizia interviene in un'audizione alla Camera. "Il nostro Paese - dice - è più esposto rispetto al passato perché i teatri di guerra sono molto più vicini a noi" e emergono nuove figure come "combattenti all'estero o lupi solitari"
C’è un "fattore di rischio molto più accentuato" per l'Italia "rispetto al passato" per quanto riguarda il terrorismo internazionale. A dirlo è il capo della polizia Alessandro Pansa in un’audizione alle commissioni parlamentari riunite Giustizia e Difesa alla Camera sul decreto legge di contrasto al terrorismo che dev’essere convertito in legge. Secondo Pansa infatti il nostro Paese è oggi "più esposto" perché "i teatri di guerra sono molto più vicini a noi" e c’è una forte "complessità dello scenario degli attori coinvolti".
"Nuovi combattenti come foreign fighters e lupi solitari" - "Oggi – ha aggiunto il capo della polizia - c’è un problema foreign fighters che è enorme. I combattenti provenienti dall'Unione europea sono più di 3 mila e una buona parte sono già rientrati nell'Ue. In Italia sono circa 60 e 5 con nazionalità solo italiana. Nel nostro Paese sono un numero ridotto quelli rientrati".
"Il fenomeno terrorismo ha evidenziato figure nuove come combattenti all'estero o lupi solitari" sui quali, ha sottolineato Pansa, "abbiamo richiesto al Governo, che ha raccolto le nostre istanze, strumenti per contrastare al meglio queste nuove fenomenologie".
Tra questi strumenti il capo della Polizia ha indicato la possibilità di sanzionare chi si arruola e anche chi si addestra da solo, magari accedendo a documenti su internet, la realizzazione di black list di siti internet; le misure di prevenzione come il ritiro del passaporto".
"Immigrazione non è sinonimo di terrorismo" - Per quanto riguarda la possibilità che i terroristi arrivino con gli sbarchi di migranti: "Immigrazione - ha detto - non è sinonimo di terrorismo: sui barconi non risulta che vi siano terroristi ma non e' pensabile a priori che questo si possa escludere".
"Nuovi combattenti come foreign fighters e lupi solitari" - "Oggi – ha aggiunto il capo della polizia - c’è un problema foreign fighters che è enorme. I combattenti provenienti dall'Unione europea sono più di 3 mila e una buona parte sono già rientrati nell'Ue. In Italia sono circa 60 e 5 con nazionalità solo italiana. Nel nostro Paese sono un numero ridotto quelli rientrati".
"Il fenomeno terrorismo ha evidenziato figure nuove come combattenti all'estero o lupi solitari" sui quali, ha sottolineato Pansa, "abbiamo richiesto al Governo, che ha raccolto le nostre istanze, strumenti per contrastare al meglio queste nuove fenomenologie".
Tra questi strumenti il capo della Polizia ha indicato la possibilità di sanzionare chi si arruola e anche chi si addestra da solo, magari accedendo a documenti su internet, la realizzazione di black list di siti internet; le misure di prevenzione come il ritiro del passaporto".
"Immigrazione non è sinonimo di terrorismo" - Per quanto riguarda la possibilità che i terroristi arrivino con gli sbarchi di migranti: "Immigrazione - ha detto - non è sinonimo di terrorismo: sui barconi non risulta che vi siano terroristi ma non e' pensabile a priori che questo si possa escludere".