Tra gli ex consiglieri l'attuale vice della giunta Chiamparino Aldo Reschigna, l'assessore Monica Cerutti e il segretario Pd piemontese Davide Gariglio. Per loro la Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma il gip aveva ordinato il rinvio a giudizio
Assolvere i nove imputati "perché il fatto non costituisce reato". Questa la richiesta dei pm Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi nel procedimento agli ex consiglieri regionali del Piemonte che, nell'ambito dell'indagine sui rimborsi ai gruppi regionali della scorsa amministrazione, avevano scelto il rito abbreviato. Tra gli imputati l'attuale vice presidente della giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, la collega di giunta Monica Cerutti e il segretario del Pd piemontese Davide Gariglio.
Secondo la procura non ci sarebbe stato "dolo" degli ex consiglieri nel chiedere i rimborsi contestati. In sostanza, secondo i magistrati, viste le modalità con cui si svolsero gli episodi contestati, non è emersa la consapevolezza, da parte dei consiglieri, di un utilizzo illecito dei fondi pubblici. La proposta dei pm è in linea con la richiesta di archiviazione che, per i nove, era stata presentata alla fine dell'indagine preliminare e a cui era seguita l'imputazione coatta disposta dal gip.
Secondo la procura non ci sarebbe stato "dolo" degli ex consiglieri nel chiedere i rimborsi contestati. In sostanza, secondo i magistrati, viste le modalità con cui si svolsero gli episodi contestati, non è emersa la consapevolezza, da parte dei consiglieri, di un utilizzo illecito dei fondi pubblici. La proposta dei pm è in linea con la richiesta di archiviazione che, per i nove, era stata presentata alla fine dell'indagine preliminare e a cui era seguita l'imputazione coatta disposta dal gip.