L'uomo, arrestato il 16 giugno scorso con l'accusa di aver ucciso Yara, ha rivisto i bambini per la seconda volta. "Questo non è Natale" ha detto alla famiglia. E continua a proclamarsi innocente
Massimo Bossetti, in carcere da oltre sei mesi con l'accusa di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio ha ricevuto la visita della moglie, Marita Comi, e dei suoi tre figli per le festività natalizie. E' la seconda volta che l'uomo riesce ad abbracciare i bambini, dopo l'arresto dello scorso 16 giugno. (TUTTE LE FOTO - I VIDEO)
E un altro incontro è previsto prima della fine dell'anno. Proprio le restrizioni relative ai colloqui con i figli erano trai motivi che avevano spinto il 44enne a non collaborare con la Procura e scegliere di avvalersi della facolta di non rispondere.
Bossetti: questo non è Natale - Nonostante gli incontri concessi dalla Procura, l'uomo, secondo indiscrezioni, avrebbe detto: "Questo non è Natale". L'uomo, infatti, unico indagato per la morte di Yara, continua a proclamarsi innocente nonostante il suo Dna sia stato trovato sul corpo della ragazza.
Nei giorni scorsi, inoltre, è emersa un'altra circostanza a carico dell'uomo: secondo chi indaga, il suo furgone era sul luogo dove Yara è sparita proprio nel momento in cui si perdevano le sue tracce.
E un altro incontro è previsto prima della fine dell'anno. Proprio le restrizioni relative ai colloqui con i figli erano trai motivi che avevano spinto il 44enne a non collaborare con la Procura e scegliere di avvalersi della facolta di non rispondere.
Bossetti: questo non è Natale - Nonostante gli incontri concessi dalla Procura, l'uomo, secondo indiscrezioni, avrebbe detto: "Questo non è Natale". L'uomo, infatti, unico indagato per la morte di Yara, continua a proclamarsi innocente nonostante il suo Dna sia stato trovato sul corpo della ragazza.
Nei giorni scorsi, inoltre, è emersa un'altra circostanza a carico dell'uomo: secondo chi indaga, il suo furgone era sul luogo dove Yara è sparita proprio nel momento in cui si perdevano le sue tracce.