Gilberta Palleschi era sparita l'1 novembre a Sora mentre faceva jogging. L'assassino, un uomo di 43 anni, l'avrebbe ammazzata in seguito a un tentativo di violenza sessuale. E' accusato di omicidio, occultamento e vilipendio cadavere
Era scomparsa il 1 novembre mentre faceva jogging tra San Martino e Broccostella, nel frusinate. 40 giorni dopo, il corpo senza vita di Gilberta Palleschi è stato trovato nei boschi del Parco Nazionale d'Abruzzo, nel Comune di Campoli Appennino. A indicare il luogo del ritrovamento è stato il suo assassino, che ha confessato il delitto. L'uomo, un muratore di 43 anni originario di Sora, è accusato di omicidio, occultamento e vilipendio cadavere. Ha lo stesso cognome della vittima, si chiama Alberto Palleschi, ma non è suo parente.
Omicidio dopo tentativo di stupro - Secondo la ricostruzione, l'assassino avrebbe tentato di violentare Gilberta Palleschi, insegnante di inglese, che ha reagito scatenando la furia del suo aggressore: la donna è stata malmenata e poi colpita con calci alla testa. Poi, probabilmente ancora in vita, è stata caricata su un'auto e portata alla cava dove il 43enne l'ha uccisa colpendola con una pietra in testa. Il giorno dopo, sempre secondo la prima ricostruzione, il muratore sarebbe tornato alla cava e avrebbe tentato di avere un rapporto sessuale con il cadavere.
Omicidio dopo tentativo di stupro - Secondo la ricostruzione, l'assassino avrebbe tentato di violentare Gilberta Palleschi, insegnante di inglese, che ha reagito scatenando la furia del suo aggressore: la donna è stata malmenata e poi colpita con calci alla testa. Poi, probabilmente ancora in vita, è stata caricata su un'auto e portata alla cava dove il 43enne l'ha uccisa colpendola con una pietra in testa. Il giorno dopo, sempre secondo la prima ricostruzione, il muratore sarebbe tornato alla cava e avrebbe tentato di avere un rapporto sessuale con il cadavere.