Ebola, medico italiano curato con farmaco sperimentale
CronacaDopo il viaggio su un aereo con bio-contenimento il paziente, volontario di Emergency in Sierra Leone, è stato ricoverato allo Spallanzani di Roma. Primo bollettino: "E' stabile"
L'aereo KC 767 dell'Aeronautica militare con a bordo il medico italiano di Emergency risultato positivo al virus Ebola è atterrato nella mattina del 25 novembre a Pratica di Mare. L'uomo è ora ricoverato all'ospedale romano Spallanzani, specializzato nella cura di malattie infettive. "E' stabile e in cura con un farmaco sperimentale" dice il bollettino medico (LO SPECIALE - LE FOTO - I VIDEO).
Il medico contagiato è in Italia - Il paziente - secondo indiscrezioni un 50enne siciliano, volontario di lungo corso ma in Africa per la prima volta - ha viaggiato all'interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile ed è stato assistito durante il volo di trasferimento, della durata di circa 6 ore e 30 minuti, da un team medico dell'Aeronautica militare specializzato in bio-contenimento e composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo.
La famiglia: certezze non clamore - "Mio marito ci ha detto di stare tranquilli, che sta bene e che tutto si risolverà per il meglio" ha detto la moglie del medico contagiato dal virus Ebola durante la sua missione con Emergency in Sierra Leone. "Fino a questo momento io e le mie figlie siamo rimaste a Enna - ha proseguito la moglie - perché incontrarlo non è possibile e perché vogliamo rimanere lontane dal clamore della stampa. Attendiamo rassicurazioni certe".
Il medico contagiato è in Italia - Il paziente - secondo indiscrezioni un 50enne siciliano, volontario di lungo corso ma in Africa per la prima volta - ha viaggiato all'interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile ed è stato assistito durante il volo di trasferimento, della durata di circa 6 ore e 30 minuti, da un team medico dell'Aeronautica militare specializzato in bio-contenimento e composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo.
La famiglia: certezze non clamore - "Mio marito ci ha detto di stare tranquilli, che sta bene e che tutto si risolverà per il meglio" ha detto la moglie del medico contagiato dal virus Ebola durante la sua missione con Emergency in Sierra Leone. "Fino a questo momento io e le mie figlie siamo rimaste a Enna - ha proseguito la moglie - perché incontrarlo non è possibile e perché vogliamo rimanere lontane dal clamore della stampa. Attendiamo rassicurazioni certe".