Secondo le indagini i medici avrebbero spinto le madri a usare il prodotto di note ditte, anziché l'allattamento naturale. Ai domiciliari anche cinque inferimeri e il dirigente di un'azienda di alimenti per l'infanzia
Ordinanza di custodia cautelare, effettuate dai Nas di Livorno, agli arresti domiciliari per dodici pediatri, cinque informatori scientifici e un dirigente di un'azienda di alimenti per l'infanzia. Tra i 12 pediatri anche due primari. L'accusa è di corruzione. Secondo le indagini, infatti, i medici avrebbero indotto le madri a utilizzare latte artificiale di note ditte al posto del latte materno.
In cambio avrebbero ricevuto dei regali. I carabinieri del Nas avrebbero infatti scoperto un presunto giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro utilizzati per pagare i "doni" ai medici (smartphone, computer, condizionatori, televisori) e viaggi in rinomate mete turistiche (Sharm el Sheik, India, Stati Uniti, Parigi, Londra, Istanbul e Crociere nel Mediterraneo e nord Europa).
Eseguite anche 26 perquisizioni tra Toscana, Lombardia, Marche e Liguria.
Codacons: "Servono più controlli. Ci costituiremo parte civile" - Una "vicenda squallida" che pone gli interessi delle aziende del latte davanti a quelli di mamme e neonati. Così il Codacons definisce il caso. "E' un vero e proprio scandalo che dimostra l'esigenza di un maggior controllo sul rapporto tra medici e società private operanti nel settore sanitario - spiega il presidente Carlo Rienzi - ci costituiremo parte civile nel procedimento e offriamo fin da ora assistenza legale ai genitori coinvolti nella vicenda per far ottenere loro il giusto risarcimento. Il danno subito dalle famiglie, infatti, è enorme: da un lato quello economico, legato alla spesa per l'acquisto del latte artificiale, dall'altro quello biologico, in relazione al mancato allattamento con latte materno e possibili conseguenze sullo sviluppo dei neonati".
In cambio avrebbero ricevuto dei regali. I carabinieri del Nas avrebbero infatti scoperto un presunto giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro utilizzati per pagare i "doni" ai medici (smartphone, computer, condizionatori, televisori) e viaggi in rinomate mete turistiche (Sharm el Sheik, India, Stati Uniti, Parigi, Londra, Istanbul e Crociere nel Mediterraneo e nord Europa).
Eseguite anche 26 perquisizioni tra Toscana, Lombardia, Marche e Liguria.
Codacons: "Servono più controlli. Ci costituiremo parte civile" - Una "vicenda squallida" che pone gli interessi delle aziende del latte davanti a quelli di mamme e neonati. Così il Codacons definisce il caso. "E' un vero e proprio scandalo che dimostra l'esigenza di un maggior controllo sul rapporto tra medici e società private operanti nel settore sanitario - spiega il presidente Carlo Rienzi - ci costituiremo parte civile nel procedimento e offriamo fin da ora assistenza legale ai genitori coinvolti nella vicenda per far ottenere loro il giusto risarcimento. Il danno subito dalle famiglie, infatti, è enorme: da un lato quello economico, legato alla spesa per l'acquisto del latte artificiale, dall'altro quello biologico, in relazione al mancato allattamento con latte materno e possibili conseguenze sullo sviluppo dei neonati".