La Procura di Torino chiude l'indagine bis, che contesta l'omicidio volontario. Il sindaco di Casale Monferrato: "L'amianto continua a uccidere". La Cassazione: sentenza non si è occupata dei morti. Renzi: cambiare prescrizione. L'Anm: priorità urgente
Procura chiude inchiesta Eternit bis su omicidio volontario - "Io non mi arrendo", sono anche le parole, a Sky TG24 del pm Guariniello, titolare dell'inchiesta che aveva portato alla condanna di Schmidheiny in primo e secondo grado. Porprio oggi la Procura di Torino ha chiuso formalmente l'inchiesta Eternit bis che contesta a Schmidheiny l'omicidio volontario continuato per la morte di 263 persone.
Intanto, il giorno dopo la sentenza, e mentre infuriano le polemiche, la Cassazione è tornata sull'argomento con una nota in cui spiega che il processo si è occupato solo del disastro ambientale, "non erano, quindi, oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata".
Renzi: "Cambiare le regole della prescrizione" - Sulla sentenza interviene anche il il premier Matteo Renzi. O una vicenda come Eternit "non è un reato – dice - o se è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione" perché "non ci deve essere l'incubo della prescrizione".
Sulla stessa linea il presidente del Senato Grasso: "Non ho letto la sentenza sul caso Eternit e non posso commentare, ma c'è una legge sulla prescrizione che è sbagliata e che va cambiata al più presto, sono 15 anni che lo dico". (VIDEO)
Anm: "Urgente riformare prescrizione" - "I magistrati hanno sollevato da anni il problema della prescrizione", ricorda anche il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli, che aggiunge: "Non entriamo nel merito di questo processo, bisogna attendere le motivazioni ma la sentenza Eternit offre uno spunto di riflessione sul tema della prescrizione, la cui riforma è una priorità urgente".
Galletti: "Continueremo a lavorare per bonifica" - Solidarietà alle comunità interessate dal dramma delll'amianto intanto arriva anche dal ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, che promette l'impegno a proseguire nella bonifica del territorio.
Profonda tristezza per sentenza #Eternit . Un abbraccio alle comunità e ai sindaci, con cui continueremo a lavorare per bonifica da amianto.
— Gian Luca Galletti (@glgalletti) 20 Novembre 2014
Nessun risarcimento per i familiari - In seguito alla sentenza, le famiglie di migliaia di vittime dell'amianto respirato alla Eternit per oltre 20 anni, non avranno alcun risarcimento, così come l'Inail, che ha erogato 280 milioni di prestazioni ai lavoratori colpiti. "C'è chi li ha illusi", hanno commentato fonti della Procura della Suprema Corte riferendosi alle aspettative delle quasi mille parti civili costituitesi al processo.