Durante l'ultima ondata di maltempo i genovesi potevano contare su un nuovo strumento per essere aggiornati sulla situazione in città: una mappa delle videocamere pubbliche presenti in città. Informazioni in più ma da usare con cautela
Quando si dice tempismo. Durante l'ultimo episodio di maltempo che ha colpito Genova e la sua provincia, gli abitanti hanno potuto contare su uno strumento in più, andato online proprio mentre l'evento era in corso. Si tratta di una mappa che riunisce in un solo spazio digitale le webcam presenti sul territorio permettendo così ai cittadini di avere un'indicazione della situazione in varie zone della Superba in tempo quasi reale. Realizzata dall'associazione OpenGenova, la stessa che in occasione dell'alluvione dello scorso ottobre aveva sviluppato una mappa-tributo in onore degli “Angeli del fango”, il servizio aggrega le videocamere pubbliche da differenti fonti diventando così il repertorio più completo per questo genere di informazioni. Il lancio è avvenuto nel pomeriggio di sabato 15 ottobre proprio mentre una nuova ondata di pioggia stava colpendo la città. La speranza degli autori era ed è quella di offrire un servizio in più agli abitanti in cerca di aggiornamenti sull'emergenza. “Era un'idea che avevano nel cassetto da tempo”, spiega Stefano Sabatini di OpenGenova, associazione che promuove progetti di innovazione. “Visto quello che stava succedendo, abbiamo deciso di accelerare lo sviluppo e di metterla in rete per offrire uno strumento ulteriore ai genovesi”.
Guarda la mappa
Dati aperti - La cartina elettronica, che si appoggia a OpenStreetMap, iniziativa di mappe online open source alternativa a Google Maps, riunisce le webcam da varie sorgenti, dai siti del Comune e della Provincia adibiti allo scopo ad analoghe offerte private. Il risultato è che in un unico spazio si ha la panoramica più completa di immagini dalle strade cittadine. Pensate principalmente per offrire informazioni sul traffico o per regalare scorci delle bellezze genovesi, le webcam possono essere utili anche in caso di alluvione. Alcune, per esempio, permettono di monitorare il torrente Bisagno, esondato lo scorso ottobre, in differenti punti. Altre consentono di tenere sott'occhio la situazione in aree, come Piazza Montano nel quartiere di Sampierdarena che si è allagata durante l'ultimo episodio di maltempo. “Sono informazioni che esistono già sul web ma noi le riuniamo in un unico spazio che aggiorneremo man mano che ci arriveranno segnalazioni di altre webcam”, racconta Enrico Alletto, presidente e co-fondatore di OpenGenova. “In più, i dati che aggreghiamo sono riutilizzabili per altri progetti, un aspetto dell'iniziativa a cui teniamo molto”.
Maneggiare con cautela – Le informazioni raccolte dalle videocamere vanno comunque utilizzate con cautela, precisano gli ideatori. Come viene spiegato sullo stesso blog di OpenGenova, occorre guardare bene l'ora e il giorno a cui risalgono le immagini. Alcune, infatti, possono essere state scattate parecchie ore quando non giorni prima rispetto al momento in cui sono visualizzate dall'utente. Insomma, la mappa non sostituisce le fonti ufficiali come Comune e Protezione Civile o gli aggiornamenti dei media locali. Semmai è un modo rapido ed efficace per avere un primo colpo d'occhio della situazione in una determinata area della città, un'impressione che poi andrà ulteriormente verificata. “Non vogliamo metterci al posto di nessuno. Solo offrire strumenti si che integrano con quelli istituzionali. E magari fornire spunti e idee alle istituzioni stesse”, conclude Alletto.
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Dati aperti - La cartina elettronica, che si appoggia a OpenStreetMap, iniziativa di mappe online open source alternativa a Google Maps, riunisce le webcam da varie sorgenti, dai siti del Comune e della Provincia adibiti allo scopo ad analoghe offerte private. Il risultato è che in un unico spazio si ha la panoramica più completa di immagini dalle strade cittadine. Pensate principalmente per offrire informazioni sul traffico o per regalare scorci delle bellezze genovesi, le webcam possono essere utili anche in caso di alluvione. Alcune, per esempio, permettono di monitorare il torrente Bisagno, esondato lo scorso ottobre, in differenti punti. Altre consentono di tenere sott'occhio la situazione in aree, come Piazza Montano nel quartiere di Sampierdarena che si è allagata durante l'ultimo episodio di maltempo. “Sono informazioni che esistono già sul web ma noi le riuniamo in un unico spazio che aggiorneremo man mano che ci arriveranno segnalazioni di altre webcam”, racconta Enrico Alletto, presidente e co-fondatore di OpenGenova. “In più, i dati che aggreghiamo sono riutilizzabili per altri progetti, un aspetto dell'iniziativa a cui teniamo molto”.
Maneggiare con cautela – Le informazioni raccolte dalle videocamere vanno comunque utilizzate con cautela, precisano gli ideatori. Come viene spiegato sullo stesso blog di OpenGenova, occorre guardare bene l'ora e il giorno a cui risalgono le immagini. Alcune, infatti, possono essere state scattate parecchie ore quando non giorni prima rispetto al momento in cui sono visualizzate dall'utente. Insomma, la mappa non sostituisce le fonti ufficiali come Comune e Protezione Civile o gli aggiornamenti dei media locali. Semmai è un modo rapido ed efficace per avere un primo colpo d'occhio della situazione in una determinata area della città, un'impressione che poi andrà ulteriormente verificata. “Non vogliamo metterci al posto di nessuno. Solo offrire strumenti si che integrano con quelli istituzionali. E magari fornire spunti e idee alle istituzioni stesse”, conclude Alletto.