I primi risultati delle prove sono stati resi noti a Sky TG24 dal direttore del dipartimento malattie infettive di Ancona. Quelli definitivi entro 24 ore. La donna di origini nigeriane, residente in Italia, era rientrata da un viaggio nel suo Paese
In base ai primi test effettuati sulla paziente di 42 anni, di origine nigeriana ma residente da molto tempo a Civitanova Marche, ricoverata ad Ancona per un sospetto caso di Ebola, si tratterebbe di un caso di malaria. Lo ha detto a Sky TG24 il direttore del dipartimento malattie infettive di Ancona Marcello Tavio. Per avere la certezza bisognerà però attendere i risultati definitivi attesi entro le prossime 24 ore.
La donna era stata di recente nel suo Paese.
Attivato il protocollo di allerta – Il Ministero della Salute, in una nota, ha reso noto che la donna è "in apparenti buone condizioni di salute" e che "sono state attivate tutte le procedure previste dalle circolari emanate da questo Ministero, in linea con le indicazioni internazionali e recepite a livello regionale, tra le quali l'invio di campioni biologici all'INMI Spallanzani di Roma per le prescritte analisi di laboratorio". La donna era stata visitata al pronto soccorso dell'Ospedale di Civitanova Marche. Tornata 6 giorni fa dalla Nigeria manifestava febbre superiore a 38° C, dolori muscolari, nausea e vomito. La donna è stata poi trasferita nella Divisione di Malattie Infettive emergenti e degli immunodepressi dell'Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, identificata come punto unico di ricovero regionale in casi di questo genere.
Il sindaco di Civitanova: “No allarmismi” – Il primo cittadino di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, ha rivolto un appello affinché non ci sia nessun allarmismo. "Stiamo parlando di una persona di nazionalità nigeriana da diversi anni residente a Civitanova, che si è presentata al pronto soccorso dell'ospedale con sintomi abbastanza comuni, quali febbre e disturbi gastrointestinali. E’ al momento prematuro parlare di Ebola”. E aggiunge: “In questo momento, non c'è motivo di allarmismo e mi preme rassicurare la cittadinanza, in particolare chi abita in zone attigue al domicilio della donna. Non vi è rischio di trasmissione per contatti casuali, quali possono essere quelli con i vicini di casa. Qualora i sospetti venissero confermati sarà immediatamente eseguita la profilassi sui familiari della donna".
La donna era stata di recente nel suo Paese.
Attivato il protocollo di allerta – Il Ministero della Salute, in una nota, ha reso noto che la donna è "in apparenti buone condizioni di salute" e che "sono state attivate tutte le procedure previste dalle circolari emanate da questo Ministero, in linea con le indicazioni internazionali e recepite a livello regionale, tra le quali l'invio di campioni biologici all'INMI Spallanzani di Roma per le prescritte analisi di laboratorio". La donna era stata visitata al pronto soccorso dell'Ospedale di Civitanova Marche. Tornata 6 giorni fa dalla Nigeria manifestava febbre superiore a 38° C, dolori muscolari, nausea e vomito. La donna è stata poi trasferita nella Divisione di Malattie Infettive emergenti e degli immunodepressi dell'Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, identificata come punto unico di ricovero regionale in casi di questo genere.
Il sindaco di Civitanova: “No allarmismi” – Il primo cittadino di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, ha rivolto un appello affinché non ci sia nessun allarmismo. "Stiamo parlando di una persona di nazionalità nigeriana da diversi anni residente a Civitanova, che si è presentata al pronto soccorso dell'ospedale con sintomi abbastanza comuni, quali febbre e disturbi gastrointestinali. E’ al momento prematuro parlare di Ebola”. E aggiunge: “In questo momento, non c'è motivo di allarmismo e mi preme rassicurare la cittadinanza, in particolare chi abita in zone attigue al domicilio della donna. Non vi è rischio di trasmissione per contatti casuali, quali possono essere quelli con i vicini di casa. Qualora i sospetti venissero confermati sarà immediatamente eseguita la profilassi sui familiari della donna".