Due persone sono state fermate, dalla Squadra Mobile di Roma, per l'omicidio di Silvio Fanella, il cosiddetto "cassiere" di Gennaro Mokbel, condannato in primo grado nel processo per il maxi-riciclaggio Telecom Sparkle-Fastweb e ucciso a colpi d'arma da fuoco il 3 luglio nella sua abitazione della Camilluccia a Roma.
I due avrebbero fatto parte del commando che ha eseguito il tentativo di sequestro concluso con l'omicidio. Si tratta di Egidio Giuliani, ex esponente dei Nar, e Giuseppe La Rosa, anch'egli ritenuto legato ad ambienti dell'eversione di destra. Un terzo componente, Giovanbattista Ceniti, rimasto ferito è già in carcere.
I due fermati lavoravano in una cooperativa di ex detenuti che si occupava del reinserimento in società al termine della pena e si erano conosciuti nel carcere di Novara.
Giuliani, un ex terrorista di destra, in passato appartenente ai Nuclei armati rivoluzionari, è stato pedinato e bloccato in zona Prati, a Roma. La Rosa è stato individuato in un appartamento di Novara.
Ad incastrarli sarebbero state, tra l'altro, le tracce lasciate sul luogo dell'omicidio: alcune impronte digitali sono state individuate sui fogli, intestati alla Guardia di Finanza, che il commando - con la divisa delle Fiamme Gialle - ha utilizzato per fare irruzione nella casa di Fanella. Secondo quanto accertato dagli inquirenti i due fermati sarebbero giunti nella Capitale il 26 giugno scorso, forse per organizzare il blitz.
cronaca
Omicidio Fanella: fermati 2 uomini vicini all'estrema destra
1' di lettura
I due avrebbero fatto parte del commando che ha ucciso l'ex cassiere di Gennaro Mokbel. Uno di loro è un ex terrorista dei Nar. Un terzo componente, Giovanbattista Ceniti, rimasto ferito durante il fallito tentativo di sequestro, è già in carcere