Sono in tutto quattro le persone fermate per la morte dei 45 migranti. Avrebbero ricevuto 15mila euro dai trafficanti per il viaggio. Un testimone: "Chiedevamo aiuto ma loro nulla". Salvati 800 profughi
Altri due presunti scafisti sono stati arrestati per la morte dei 45 migranti trovati nella stiva del peschereccio rimorchiato a Pozzallo. Si tratta di due cittadini senegalesi fermati dopo che la polizia ha ascoltato decine di testimonianze dei 566 superstiti. Ieri erano già finiti in manette un altro senegalese e un giovane del Gambia.
Le accuse - Tutti e quattro sono accusati di sequestro di persona, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di morte come causa di un altro delitto. Avrebbero ricevuto 15mila euro dai trafficanti per il viaggio.
Un testimone: “Chiedevamo aiuto ma loro nulla” - "Chiedevamo aiuto, acqua e cibo ma loro nulla”, avrebbe detto un testimone secondo quanto riportato dall'agenzia Agi: “Si sono chiusi nella cabina di pilotaggio e mangiavano e bevevano senza dare nulla". Drammatico anche il racconto di un altro superstite: "Si è avvicinato un peschereccio per aiutarci, ma hanno rifiutato il soccorso perché doveva completare il viaggio o non li avrebbero pagati".
Salvati più di 800 profughi - Intanto oltre 800 profughi sono stati salvati da navi della Marina militare nel Canale di Sicilia. Due gli interventi portati a termine dal pattugliatore "Vega" e uno dalla nave anfibia "San Giorgio", ammiraglia della flotta impegnata nell'operazione "Mare nostrum". Sulla stessa "San Giorgio" sono state imbarcate tutte le persone soccorse.
Le accuse - Tutti e quattro sono accusati di sequestro di persona, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di morte come causa di un altro delitto. Avrebbero ricevuto 15mila euro dai trafficanti per il viaggio.
Un testimone: “Chiedevamo aiuto ma loro nulla” - "Chiedevamo aiuto, acqua e cibo ma loro nulla”, avrebbe detto un testimone secondo quanto riportato dall'agenzia Agi: “Si sono chiusi nella cabina di pilotaggio e mangiavano e bevevano senza dare nulla". Drammatico anche il racconto di un altro superstite: "Si è avvicinato un peschereccio per aiutarci, ma hanno rifiutato il soccorso perché doveva completare il viaggio o non li avrebbero pagati".
Salvati più di 800 profughi - Intanto oltre 800 profughi sono stati salvati da navi della Marina militare nel Canale di Sicilia. Due gli interventi portati a termine dal pattugliatore "Vega" e uno dalla nave anfibia "San Giorgio", ammiraglia della flotta impegnata nell'operazione "Mare nostrum". Sulla stessa "San Giorgio" sono state imbarcate tutte le persone soccorse.