Scontri Roma, Esposito ucciso da un colpo ad altezza uomo

Cronaca

Effettuata l'autopsia sul corpo del tifoso morto dopo 50 giorni di agonia. La salma a Napoli. La madre ai tifosi: "Nessuna violenza in suo nome". Secondo il legale della famiglia, Ciro avrebbe riconosciuto in De Santis la persona che gli ha sparato

Ciro Esposito è stato ferito da un colpo sparato ad altezza d'uomo, alla schiena, che gli ha lacerato un polmone. E' un elemento importante che emerge dall'autopsia sul corpo del giovane tifoso del Napoli eseguita giovedì 26. Secondo le testimonianze dei parenti, inoltre, Ciro ha raccontato di essersi avventato su Daniele De Santis, scaraventandolo a terra, prima di essere ferito. I due si sarebbero quindi rialzati e l'ultrà romanista avrebbe sparato il colpo di pistola che ha raggiunto il ragazzo alle spalle, forse mentre fuggiva, attraversando il polmone e conficcandosi nella quinta vertebra. Dopo oltre 50 giorni in ospedale, Esposito è morto per le conseguenze devastanti della ferita, che hanno portato a un "collasso multifunzionale progressivo".

La madre di Ciro ai tifosi: nessuna violenza in suo nome




L'autopsia -
Oggi la salma è tornata a Napoli accompagnata dai familiari, dove l'attendeva la camera ardente allestita nell'auditorium del municipio di Scampia. Domani pomeriggio i funerali pubblici. L'autopsia è stata effettuata all'Istituto di medicina legale della Sapienza dal medico legale nominato dalla procura di Roma, Costantino Ciallella, presente il consulente della famiglia Esposito, Giuseppe Cenname. Nel corpo del giovane sono stati trovati alcuni frammenti del proiettile estratto il giorno dopo la sparatoria. Ciallella ha accertato che quando è partito il colpo che ha raggiunto il ragazzo, sia la vittima che De Santis erano in posizione eretta. Quest'ultimo, travolto in un primo momento da Esposito, avrebbe fatto fuoco dopo essersi rialzato.

La dinamica dei fatti -
Il giovane napoletano potrebbe quindi aver tentato di fuggire dopo aver visto la pistola, oppure per non avere la peggio nello scontro fisico con il gigantesco 'Gastone', come viene chiamato De Santis dagli amici. Ma a quel punto sarebbe stato colpito alle spalle. Secondo la testimonianza di un tifoso del Napoli, che era a bordo del pullman attaccato da De Santis, inoltre, un ragazzo con lo zainetto si sarebbe scagliato da solo contro l'assalitore. Poco dopo avrebbe visto lo stesso ragazzo, probabilmente Ciro Esposito, trascinato via a peso morto da un gruppo di amici.

De Santis trasferito per motivi di sicurezza -
De Santis è stato trasferito ieri per motivi di sicurezza nella struttura protetta dell'ospedale Belcolle di Viterbo, un reparto blindato che di solito ospita mafiosi in 41 bis. Le sue condizioni sono ancora gravi, ha riferito l'avvocato Tommaso Politi. Nel pestaggio subito in risposta al suo attacco a un pullman di tifosi del Napoli, "Gastone" ha ricevuto sei coltellate e subito diverse fratture . Inoltre ha una gamba ancora a rischio di cancrena, secondo il legale.

Ciro avrebbe riconosciuto in De Santis la persona che gli ha sparato -
Nell'inchiesta dei pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio potrebbe poi entrare una registrazione audio in mano agli avvocati di Esposito nella quale il ragazzo, dal letto d'ospedale, lo scorso 25 maggio riconoscerebbe da una foto De Santis come colui che gli sparò. Il giovane avrebbe anche fatto capire, con un filo di voce e a gesti, che all'aggressione al pullman dei napoletani avrebbero partecipato pure altri ultrà romanisti. La registrazione, eseguita dalla criminologa Angela Tibullo che affianca i legali di Esposito, sarà acquisita dalla procura di Roma. Sulla registrazione potrebbe essere fatta una perizia. "L'audio è molto approssimativo, ma si percepisce bene la voce di Ciro", ha detto l'avvocato Damiano De Rosa (VIDEO). "Esamineremo l'audio quando sara' stato acquisito", ha risposto la difesa di De Santis.

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