Uno degli avvocati del muratore arrestato si mostra ottimista: "Ci sono elementi interessanti per la difesa". L'uomo avrebbe detto di potere spiegare perché il suo dna è finito sugli indumenti della vittima. Autorizzato l'incontro con la moglie
Secondo uno dei legali di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, ci sono "elementi interessanti", a favore dell'innocenza del muratore. A dirlo l'avvocato Silvia Gazzetti che, dopo un incontro con Bossetti in carcere, ha raccontato di aver trovato il suo assistito "molto provato" dopo i giorni trascorsi in cella in isolamento.
L'uomo avrebbe detto di poter spiegare per quale motivo tracce del suo dna siano finite sui vestiti della 13enne di Brembate (LA FOTOSTORIA - LE TAPPE DELLA VICENDA: VIDEO - LE IMMAGINI - I VIDEO), ma il legale non ha fornito altri dettagli.
Autorizzato l'incontro tra Bossetti e la moglie - Le parole dell'avvocato arrivano mentre i difensori si apprestano a nominare dei consulenti in vista degli accertamenti tecnico-scientifici su tutto il materiale sequestrato: dai telefonini, ai computer fino ai veicoli nella disponibilità di Bossetti. Non è ancora chiaro, invece, quando avverrà l'incontro tra Bossetti e la moglie, che è stato autorizzato dalla Procura.
Sentita come testimone l'ex ragazza - Intanto l'inchiesta scava anche nel passato remoto del muratore, fino quasi alla sua adolescenza. I carabinieri hanno infatti sentito una sua ex fidanzata che nei giorni scorsi era intervenuta a una trasmissione televisiva. La donna, che vive a Ponte San Pietro, a poca distanza da Brembate di Sopra e Mapello, ha raccontato della fine della loro storia che avevano avuto da giovanissimi. Bossetti avrebbe avuto atteggiamenti irruenti dopo essere stato lasciato, perché non accettava la fine della relazione. I militari l'hanno identificata e sentita come testimone. Continua anche il lavoro sulle immagini delle telecamere per verificare la presenza dell'autocarro di Bossetti nella zona, quel tragico tardo pomeriggio del 26 novembre 2010.
L'uomo avrebbe detto di poter spiegare per quale motivo tracce del suo dna siano finite sui vestiti della 13enne di Brembate (LA FOTOSTORIA - LE TAPPE DELLA VICENDA: VIDEO - LE IMMAGINI - I VIDEO), ma il legale non ha fornito altri dettagli.
Autorizzato l'incontro tra Bossetti e la moglie - Le parole dell'avvocato arrivano mentre i difensori si apprestano a nominare dei consulenti in vista degli accertamenti tecnico-scientifici su tutto il materiale sequestrato: dai telefonini, ai computer fino ai veicoli nella disponibilità di Bossetti. Non è ancora chiaro, invece, quando avverrà l'incontro tra Bossetti e la moglie, che è stato autorizzato dalla Procura.
Sentita come testimone l'ex ragazza - Intanto l'inchiesta scava anche nel passato remoto del muratore, fino quasi alla sua adolescenza. I carabinieri hanno infatti sentito una sua ex fidanzata che nei giorni scorsi era intervenuta a una trasmissione televisiva. La donna, che vive a Ponte San Pietro, a poca distanza da Brembate di Sopra e Mapello, ha raccontato della fine della loro storia che avevano avuto da giovanissimi. Bossetti avrebbe avuto atteggiamenti irruenti dopo essere stato lasciato, perché non accettava la fine della relazione. I militari l'hanno identificata e sentita come testimone. Continua anche il lavoro sulle immagini delle telecamere per verificare la presenza dell'autocarro di Bossetti nella zona, quel tragico tardo pomeriggio del 26 novembre 2010.