Yara, la Procura ipotizza il giudizio immediato per Bossetti
CronacaA una settimana dal fermo del muratore bergamasco, gli investigatori fanno il punto sulle indagini. Si esaminano tutti i materiali sequestrati: verifiche sui computer del presunto assassino. L'esame del Dna si potrà rifare
Il procuratore di Bergamo parla di "certezze processuali". "Si può andare a giudizio immediato" dice. Intanto, gli inquirenti si riuniscono per fare il punto sulle indagini a una settimana dal fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore bergamasco accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio avvenuto quasi 4 anni fa.
Verifiche sui computer di Bossetti - Allo studio del pool investigativo gli oggetti prelevati all’interno della casa del presunto assassino. Si esaminano gli indumenti dell'uomo, il computer, gli arnesi da lavoro e tutto ciò che può essere utile al fine delle indagini. Gli investigatori stanno infatti cercando riscontri ulteriori rispetto alla prova del Dna, principale elemento contro di lui. "Con il profilo genetico si può inchiodare una persona - dice a Sky TG24 il Il Comandante dei Ris Giampietro Lago - ma in un'indagine non c'è mai solo il Dna".
Il procuratore: credo si possa andare a giudizio immediato - Sulla prova del Dna il procuratore di Bergamo Francesco Dettori, ospite su Radio 24, afferma che "la nostra è una certezza processuale basata su prove scientifiche praticamente prive di errore. Questa prova è stata stabilita in un contesto oggettivo molto ben specifico. Non si possono fare correlazioni con altri casi come quello di via Poma, sono casi diversi". E aggiunge: "Credo che si possa tranquillamente andare a giudizio immediato. La decisione di richiederlo spetta al pm Ruggeri, ma ritengo di sì, che si possa fare", anche se fosse disposta una nuova comparazione del Dna sul materiale organico prelevato dai vestiti di Yara: ne esiste altro a disposizione, anche se meno puro rispetto a quello da cui fu ricavato quello dell'ex Ignoto 1.
Ris cominceranno analisi da veicoli - A quanto si apprende, intanto, i rilievi dei militari del Ris di Parma impegnati nell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio inizieranno probabilmente dai veicoli a disposizione di Massimo Giuseppe Bossetti (un autocarro e un'automobile). I rilievi cominceranno dai veicoli perché più difficilmente modificabili rispetto ad altri oggetti acquisiti nell'ambito dell'inchiesta.
Massimo Giuseppe Bossetti, che si è detto innocente, domenica 22 giugno ha avuto un malore in cella. Entro il 30 giugno il suo avvocato difensore dovrà rivolgersi al Riesame per chiedere di nuovo la scarcerazione.
Verifiche sui computer di Bossetti - Allo studio del pool investigativo gli oggetti prelevati all’interno della casa del presunto assassino. Si esaminano gli indumenti dell'uomo, il computer, gli arnesi da lavoro e tutto ciò che può essere utile al fine delle indagini. Gli investigatori stanno infatti cercando riscontri ulteriori rispetto alla prova del Dna, principale elemento contro di lui. "Con il profilo genetico si può inchiodare una persona - dice a Sky TG24 il Il Comandante dei Ris Giampietro Lago - ma in un'indagine non c'è mai solo il Dna".
Il procuratore: credo si possa andare a giudizio immediato - Sulla prova del Dna il procuratore di Bergamo Francesco Dettori, ospite su Radio 24, afferma che "la nostra è una certezza processuale basata su prove scientifiche praticamente prive di errore. Questa prova è stata stabilita in un contesto oggettivo molto ben specifico. Non si possono fare correlazioni con altri casi come quello di via Poma, sono casi diversi". E aggiunge: "Credo che si possa tranquillamente andare a giudizio immediato. La decisione di richiederlo spetta al pm Ruggeri, ma ritengo di sì, che si possa fare", anche se fosse disposta una nuova comparazione del Dna sul materiale organico prelevato dai vestiti di Yara: ne esiste altro a disposizione, anche se meno puro rispetto a quello da cui fu ricavato quello dell'ex Ignoto 1.
Ris cominceranno analisi da veicoli - A quanto si apprende, intanto, i rilievi dei militari del Ris di Parma impegnati nell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio inizieranno probabilmente dai veicoli a disposizione di Massimo Giuseppe Bossetti (un autocarro e un'automobile). I rilievi cominceranno dai veicoli perché più difficilmente modificabili rispetto ad altri oggetti acquisiti nell'ambito dell'inchiesta.
Massimo Giuseppe Bossetti, che si è detto innocente, domenica 22 giugno ha avuto un malore in cella. Entro il 30 giugno il suo avvocato difensore dovrà rivolgersi al Riesame per chiedere di nuovo la scarcerazione.