Expo, Cattozzo: la "cupola" voleva oltre 2 mln di tangenti

Cronaca

L'ex esponente dell'Udc ligure avrebbe chiarito ai pm i dettagli sulla spartizione degli appalti. E avrebbe accusato Luigi Grillo: "Sapeva del giro di mazzette". Frigerio ammette: "Ho preso soldi, ma erano regalie"

E' di oltre 2 milioni di euro la somma delle presunte mazzette che la cosiddetta 'cupola' avrebbe chiesto per gli appalti di Sogin ed Expo. E l'ex senatore del Pdl Luigi Grillo sarebbe stato a conoscenza del giro di tangenti e avrebbe preso anche lui la sua parte delle presunte mazzette.
Questo, in sintesi, quanto avrebbe spiegato ai pm di Milano Sergio Cattozzo nel lungo interrogatorio durato circa 5 ore. L'ex esponente dell'Udc ligure aggiunge così nuovi particolari del collaudato sistema della presunta "cupola degli appalti" che lo vede tra i sette arrestati dell'inchiesta coordinata dalla Dda di Milano.

La cupola voleva oltre 2 mln tangenti - Da quanto si è saputo, Cattozzo ha spiegato al pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio che il presunto accordo illecito con l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro per l'appalto Sogin del valore di circa 85-90 milioni di euro prevedeva presunte tangenti, in caso di chiusura positiva della gara, per una percentuale dell'1,5 per cento sul valore dell'appalto. Dunque Maltauro avrebbe promesso un versamento di circa 1,5 milioni di euro (compresa la parte di Cattozzo da ricevere attraverso una finta consulenza) e avrebbe effettivamente corrisposto 600 mila euro. Inoltre, sempre stando a quanto avrebbe riferito Cattozzo, per l'appalto Expo sulle cosiddette 'architetture di servizi' Maltauro aveva promesso una mazzetta da 600 mila euro.

Frigerio: "Ho preso soldi, ma erano regalie" - E sono emersi anche altri particolari delle indagini sugli appalti Expo. Gianstefano Frigerio, ex esponente della Dc, avrebbe infatti ammesso di aver ricevuto del denaro dall'imprenditore Enrico Maltauro. Ma, avrebbe spiegato: "Erano regalie". Luigi Grillo, ex senatore prima di Forza Italia e poi del Pdl, avrebbe invece ammesso di aver percepito solo "un sostegno elettorale".
Dichiarazioni, queste, che due dei sette arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta "cupola degli appalti" avrebbero reso nel corso dell'interrogatorio di garanzia dello scorso 12 maggio.

Respinte le richieste di scarcerazioni - Come deciso anche per il direttore dell'ufficio contratti di Expo Angelo Paris, il gip ha respinto la richiesta di scarcerazione di Frigerio e Grillo.

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