Scontro in Procura a Milano, Anm: "Rischio delegittimazione"

Cronaca
Il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo insieme in una conferenza stampa

L'Associazione Nazionale Magistrati interviene nel conflitto tra il procuratore Bruti Liberati e l'aggiunto Robledo: "Csm faccia accertamenti al più presto". Boccassini conferma doppio pedinamento in inchiesta Expo

Dopo lo scambio di accuse infuocate tra il procuratore capo di Milano Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Robledo, nello scontro che attraversa il tribunale del capoluogo lombardo interviene l'Associazione Nazionale Magistrati.
L’Anm, si legge in una nota, "in relazione alle vicende che nelle ultime settimane hanno coinvolto la Procura della Repubblica di Milano, denuncia il grave rischio di delegittimazione di uno degli uffici da sempre più esposti nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, con attività di indagine che già in passato hanno trovato plurimi  riconoscimenti in sede processuale".

L'Anm: "Csm faccia presto" - "Nel pieno rispetto dell'autonomia del Consiglio Superiore della Magistratura", continua la nota, l'Anm chiede "che sia l'organo di governo autonomo a compiere e a concludere, nel tempo più breve, gli accertamenti necessari, anche allo scopo di preservare la serenità che occorre ai  colleghi milanesi nel loro impegno quotidiano e di tenere indenne  l'esercizio della funzione giudiziaria da ogni rischio di attacco strumentale, alimentato anche dalla diffusione di notizie e  indiscrezioni relative a fatti ancora oggetto di accertamento".

Lo scontro sull'indagine Expo - Dopo l'esposto al Csm presentato da Robledo contro Bruti Liberati in marzo per presunte violazioni nell'assegnazione dei fascicoli, negli ultimi giorni lo scontro si è riacceso in merito all’inchiesta Expo. Bruti Liberati ha infatti accusato Robledo di aver intralciato le indagini (tra l’altro disponendo il pedinamento di una persona che era già pedinata dagli inquirenti). Robledo ha replicato accusando il procuratore capo di essersi "inventato" tutto e ha chiesto di essere sentito ancora dal Csm. Richiesta quest'ultima respinta da Palazzo dei Marescialli, ma sia Robledo che Bruti Liberati potranno dare ulteriori chiarimenti in forma scritta sulla vicenda controversa del doppio pedinamento.

Boccassini al Csm: "Doppio pedinamento c'è stato" - E' stata invece sentita dal Consiglio superiore della magistratura  il pm di Milano, Ilda Boccassini, che nella sua audizione (avvenuta il 12 maggio) ha confermato l'episodio del doppio pedinamento. "Purtroppo questo è avvenuto" ha detto il magistrato. Boccassini ha anche accusato Robledo di aver "dichiarato il falso" quando la ha accusata di essersi "rifiutata di rispondere" alla sua richiesta di trasmissione degli atti relativi all'inchiesta su Expo.
Il magistrato ha inoltre raccontato di aver ricevuto una busta con dei proiettili l'ultima volta "quando pochi giorni fa si sono decisi i servizi sociali al presidente Berlusconi".

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