La moglie di Matacena, l'uomo che secondo la Procura è stato favorito nella latitanza dall'ex ministro, è stata presa in consegna dalla polizia francese. Il legale della donna a Sky TG24: "Tra Scajola e la mia assistita un normale rapporto di amicizia"
Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena, è stata arrestata dagli uomini della Dia a Nizza. La donna è destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta che ha portato al regina Coeli di Roma Claudio Scajola. "Un arresto che segue le procedure" dice a Sky TG24 il ministro Alfano.
Scajola è accusato di aver favorito, in concorso con altre persone, tra cui la stessa Rizzo, la latitanza dell'imprenditore ed ex deputato di Forza Italia condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa ("Dall'ex ministro non ho ricevuto alcun aiuto" aveva detto Matacena a Sky TG24).
L'accusa: obiettivo era il trasferimento di Matacena in Libano - Rizzo, secondo l'accusa, era in costante contatto con l'ex ministro per sollecitarne l'intervento volto a favorire il trasferimento del marito dagli Emirati Arabi Uniti al Libano con l'obiettivo di evitarne un' eventuale estradizione in Italia. Le intercettazioni allegate all'ordinanza d'arresto documentano i frequenti contatti fra la donna e Scajola che la rassicurava in merito al possibile trasferimento del marito in Libano grazie ai suoi contatti con esponenti politici di quel paese (ascolta l'intercettazione - VIDEO)
L'avvocato di Rizzo: "La signora rientrrà spontaneamente in Italia" - Secondo quanto riferisce la Dia di Reggio Calabria, Chiara Rizzo - essendo stata arrestata all'estero - potrà arrivare in Italia solo dopo che la Francia avrà avviato e concluso le operazioni dell'estradizione.
Ai microfoni di Sky TG24 Bonaventura Candido, legale della donna, dice però che "la signora rientra spontaneamente in Italia, non c'è bisogno di nessuna procedura di estradizione, credo sia stata presa in consegna dall'Interpol, secondo me dovrebbe arrivare a Reggio Calabria, correttamente sono andati a prenderla fino a Nizza, lo ritengo giusto e normale". E, a proposito del presunto uso della scorta di Scajola per dare un passaggio a Chiara Rizzo, afferma: "A me non risulta. Io conosco le stese carte che conoscere voi (giornalisti, ndr). Scajola vive ad Imperia, matacena a Montecarlo qundi non trovo nulla di strano che ci sia tra le parti un rapporto di amicizia".
L'intervista:
Scajola è accusato di aver favorito, in concorso con altre persone, tra cui la stessa Rizzo, la latitanza dell'imprenditore ed ex deputato di Forza Italia condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa ("Dall'ex ministro non ho ricevuto alcun aiuto" aveva detto Matacena a Sky TG24).
L'accusa: obiettivo era il trasferimento di Matacena in Libano - Rizzo, secondo l'accusa, era in costante contatto con l'ex ministro per sollecitarne l'intervento volto a favorire il trasferimento del marito dagli Emirati Arabi Uniti al Libano con l'obiettivo di evitarne un' eventuale estradizione in Italia. Le intercettazioni allegate all'ordinanza d'arresto documentano i frequenti contatti fra la donna e Scajola che la rassicurava in merito al possibile trasferimento del marito in Libano grazie ai suoi contatti con esponenti politici di quel paese (ascolta l'intercettazione - VIDEO)
L'avvocato di Rizzo: "La signora rientrrà spontaneamente in Italia" - Secondo quanto riferisce la Dia di Reggio Calabria, Chiara Rizzo - essendo stata arrestata all'estero - potrà arrivare in Italia solo dopo che la Francia avrà avviato e concluso le operazioni dell'estradizione.
Ai microfoni di Sky TG24 Bonaventura Candido, legale della donna, dice però che "la signora rientra spontaneamente in Italia, non c'è bisogno di nessuna procedura di estradizione, credo sia stata presa in consegna dall'Interpol, secondo me dovrebbe arrivare a Reggio Calabria, correttamente sono andati a prenderla fino a Nizza, lo ritengo giusto e normale". E, a proposito del presunto uso della scorta di Scajola per dare un passaggio a Chiara Rizzo, afferma: "A me non risulta. Io conosco le stese carte che conoscere voi (giornalisti, ndr). Scajola vive ad Imperia, matacena a Montecarlo qundi non trovo nulla di strano che ci sia tra le parti un rapporto di amicizia".
L'intervista: