Medicina, punteggi test d’ingresso bassi. Polemiche a Bari

Cronaca

Il ministero pubblica gli esiti delle contestate prove dello scorso 8 aprile. I risultati ottenuti dai ragazzi sono ai minimi storici. Sei dei primi 100 studenti hanno svolto il test nella città pugliese, dove una scatola fu manomessa e un plico trafugato

Punteggio dei test di accesso al numero chiuso di Medicina e Odontoiatria ai minimi storici, un "caso" Bari segnalato dalle associazioni degli studenti, i più bravi che vengono dal nord e dal centro con, appunto, l'outsider pugliese. Continuano le polemiche sui test universitari anche dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali della prova per accedere alle due facoltà. Il Cineca, l'organismo che gestisce i test per conto del ministero, ha valutato 63.002 questionari validi che serviranno a disegnare la graduatoria per accedere ai 10.551 posti disponibili, in pratica uno su sei. E anche Viale Trastevere, dove sono arrivate lettere di protesta di genitori, professori e studenti, ammette: la "prova è risultata più selettiva rispetto alla tornata del 2013". La graduatoria nazionale sarà pubblicata il 12 maggio. Mentre il 20 maggio saranno definite le assegnazioni dei posti nelle Università e saranno aperte le immatricolazioni. Mercoledì 23 aprile i ragazzi scendono in piazza in varie città per chiedere un tavolo di discussione.

I risultati – È risultato idoneo il 58,5% dei candidati (nel 2013 era stato il 69,95), il voto medio è stato 30,27 (33,85 nel 2013), con il risultato migliore (80,5 punti) a Torino e il punteggio medio più alto fra gli idonei (32,24 punti) a Milano-Bicocca.

I più bravi a Padova – Padova con 15 studenti sui primi 100, Bologna con 11, Milano Statale con 10: sono gli atenei con i migliori risultati, secondo l'elaborazione realizzata dall'Unione degli universitari. A seguire Pavia con 9, Roma Sapienza con 8 e l'outsider Bari con 6. Le percentuali più alte di studenti idonei si registrano sempre a Padova (71,9%, punteggio medio di 32,08). Seguono Milano Statale (71,8%; 32,01), Udine (71,7%; 31,86), Milano Bicocca (70,6%; 32,24), Modena e Reggio Emilia (70,5%; 30,47). I risultati più deboli sono a Catanzaro (36,8% di idonei con punteggio medio di 27,22), Sassari (39,3%; 27,60), Molise (40,8%; 27,41), Messina (46%; 28,42) e Foggia (46,5%; 28,79).

Calo complessivo del rendimento – Il primo classificato ha raggiunto un punteggio di 80,5 su un massimo di 90, invece di 80,9 del migliore del 2013. Tuttavia in generale il portale Skuola.net, che ha effettuato una analisi per conto di Alpha Test sui risultati, rileva un generale decadimento della performance: quest'anno i migliori 1.000 candidati hanno ottenuto un punteggio medio di 54,30, contro il 62,58 dello scorso anno. Vale a dire una flessione del 13%. Cresce anche il numero degli studenti insufficienti, che non hanno raggiunto il punteggio minimo di 20 punti: il 42% è risultato insufficiente, contro il 28% dello scorso anno. Il peggiore ha portato a casa uno sconfortante -13,30.

Il caso Bari – "Appena uscite le graduatorie il primo dato anomalo è la presenza di 6 studenti dell'ateneo di Bari tra i primi 100 in graduatoria, mentre lo scorso anno erano addirittura zero. Questo può essere o meno legato al caso, ma aumenta sicuramente la necessità di fare chiarezza su quanto successo con il plico scomparso. Il ministero deve farsi immediatamente garante della situazione, prendere atto delle irregolarità avvenute e sospendere questi test falsati", afferma Gianluca Scuccimarra, coordinatore Udu. Il riferimento è a quello che è successo l’8 aprile, giorno dei test: fu scoperto a Bari un pacco manomesso da cui mancava un plico contenente le domande della prova. Il Miur aveva successivamente confermato la validità dei test. Per il rettore dell'ateneo pugliese, Antonio Uricchio, "Bari è in linea con il dato nazionale e le dimensioni degli atenei e non credo che il dato grezzo possa essere rivelatore di anomalie o irregolarità dal punto di vista delle procedure".

Udu prepara class action – "Abbiamo più di 1.800 segnalazioni tra irregolarità e altre casistiche. Abbiamo già più di 500 adesioni solo al ricorso", avverte l’Udu. Che ipotizza una class action: "Stiamo preparando un maxiricorso collettivo, che riguarda sia Bari sia le altre sedi in Italia". E la Rete della conoscenza ha inviato 500 lettere di protesta al Miur.

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