Il Tribunale di Sorveglianza ha concesso all’ex premier la pena alternativa per scontare la condanna definitiva per il caso Mediaset. Andrà in una struttura a Cesano Boscone (Milano) e potrà lasciare la Lombardia, se autorizzato, solo per recarsi a Roma
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso a Silvio Berlusconi la pena alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la condanna definitiva a quattro anni di carcere, di cui tre condonati, per il caso Mediaset.
I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier.
Soddisfatti gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini: "La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del Presidente Berlusconi".
Il comunicato del Tribunale:
Condanna da scontare in un centro per anziani - Berlusconi dovrà scontare la condanna in un centro di assistenza per anziani indicato dall'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna): la Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone (le immagini del centro), alle porte di Milano, secondo quanto riferisce l'Ansa. Respinta quindi la richiesta dei legali che avevano segnalato una comunità indicata dallo stesso ex premier. In una nota i giudici precisano che l'ex premier dovrà prestarvi servizio almeno una volta alla settimana per non meno di quattro ore consecutive.
Potrà lasciare la Lombardia solo per andare a Roma - Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia ma, se autorizzato, come da sua richiesta, potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì. Questa una delle prescrizioni che accompagnano il provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali. L’ex premier avrà l'obbligo di fare rientro in Lombardia entro le 23 del giovedì stesso.
Prescrizioni esecutive entro fine aprile - Entro la fine di aprile diventeranno esecutive le prescrizioni nei confronti di Silvio Berlusconi stabilite con l'ordinanza dal tribunale della Sorveglianza di Milano. Il leader di Forza Italia ha dieci giorni di tempo presentarsi alla sede milanese dell'Uepe, che si trova vicino al carcere di San Vittore per firmare il provvedimento del Tribunale. Da quel momento scatteranno vincoli e divieti e comincerà a essere espiata la pena. Se non ci saranno revoche dell'affidamento, previste nel caso di violazioni delle prescrizioni o della legge , l'ex Cavaliere finirà di scontare la pena non a marzo 2015, ma un mese e mezzo prima, grazie allo sconto previsto dalla legge.
D'Alema: "Cittadini meno potenti vanno in prigione" - In serata Massimo D'Alema ha comentato la decisione del tribunale. "In generale sono rispettoso delle sentenze della magistratura, che ha avuto una particolare attenzione al ruolo politico e pubblico di Berlusconi" ha affermato l'ex presidente del Consiglio. "C'è però da pensare che i cittadini meno potenti di Berlusconi - ha aggiunto - vanno semplicemente in prigione... detto questo non credo che Berlusconi debba essere messo fuori dalla giustizia, io credo che Berlusconi debba essere messo fuori dalla politica perché è sempre meno capace di tenere e organizzare il centrodestra".
I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier.
Soddisfatti gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini: "La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del Presidente Berlusconi".
Il comunicato del Tribunale:
Condanna da scontare in un centro per anziani - Berlusconi dovrà scontare la condanna in un centro di assistenza per anziani indicato dall'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna): la Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone (le immagini del centro), alle porte di Milano, secondo quanto riferisce l'Ansa. Respinta quindi la richiesta dei legali che avevano segnalato una comunità indicata dallo stesso ex premier. In una nota i giudici precisano che l'ex premier dovrà prestarvi servizio almeno una volta alla settimana per non meno di quattro ore consecutive.
Potrà lasciare la Lombardia solo per andare a Roma - Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia ma, se autorizzato, come da sua richiesta, potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì. Questa una delle prescrizioni che accompagnano il provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali. L’ex premier avrà l'obbligo di fare rientro in Lombardia entro le 23 del giovedì stesso.
Prescrizioni esecutive entro fine aprile - Entro la fine di aprile diventeranno esecutive le prescrizioni nei confronti di Silvio Berlusconi stabilite con l'ordinanza dal tribunale della Sorveglianza di Milano. Il leader di Forza Italia ha dieci giorni di tempo presentarsi alla sede milanese dell'Uepe, che si trova vicino al carcere di San Vittore per firmare il provvedimento del Tribunale. Da quel momento scatteranno vincoli e divieti e comincerà a essere espiata la pena. Se non ci saranno revoche dell'affidamento, previste nel caso di violazioni delle prescrizioni o della legge , l'ex Cavaliere finirà di scontare la pena non a marzo 2015, ma un mese e mezzo prima, grazie allo sconto previsto dalla legge.
D'Alema: "Cittadini meno potenti vanno in prigione" - In serata Massimo D'Alema ha comentato la decisione del tribunale. "In generale sono rispettoso delle sentenze della magistratura, che ha avuto una particolare attenzione al ruolo politico e pubblico di Berlusconi" ha affermato l'ex presidente del Consiglio. "C'è però da pensare che i cittadini meno potenti di Berlusconi - ha aggiunto - vanno semplicemente in prigione... detto questo non credo che Berlusconi debba essere messo fuori dalla giustizia, io credo che Berlusconi debba essere messo fuori dalla politica perché è sempre meno capace di tenere e organizzare il centrodestra".