L'Aquila 5 anni dopo, tra macerie e impalcature. VIDEO

Cronaca

Le telecamere di Sky TG24 sui luoghi del sisma. 150 i cantieri nel centro, 1600 in periferia. "Siamo partiti alla grande" dice Cialente. Ma, come mostra il progetto "Hello L'Aquila", i segni del terremoto sono ancora evidenti

Centocinquanta cantieri aperti nel centro storico. Milleseicento nelle periferie e nelle zone del cratere sismico. Gli sfollati sono ancora 19mila mentre sono rientrate a casa circa 49mila persone (LO SPECIALE). Sono questi i numeri della ricostruzione a L'Aquila e nei luoghi colpiti dal sisma che 5 anni fa, il 6 aprile 2009, provocò la morte di 309 persone e lacerò il tessuto sociale di una terra che tra rabbia e speranze tradite non perde la voglia di ricominciare. "Siamo partiti alla grande" dice a Sky TG24 il sindaco Massimo Cialente. "Il bilancio è molto positivo" afferma il presidente della Regione Gianni Chiodi.

"A L'Aquila noi speriamo che non ci siano grandi terremoti, noi siamo preoccupati per l'Abruzzo, che è una delle regioni più sismiche", spiega a Sky TG24 il sismologo Gianluca Valensise. "Ciò che è preoccupante è la ricostruzione e la risistemazione dell'edificato, in particolare di quello storico" (VIDEO).




Secondo il prefetto Francesco Alecci, "la situazione resta complessa, nonostante l'attivazione di numerosi cantieri" e considerata anche "l'ampiezza del centro storico": VIDEO.



Il progetto hellolaquila - Le ruspe sono finalmente in azione a L'Aquila ma i segni del sisma sono ancora evidenti, come dimostrano le immagini delle telecamere di Sky TG24 tra le macerie e le impalcature della zona rossa (tutti i video) e come dimostra il lavoro fatto dai cittadini aquilani che tra gennaio e marzo 2014 hanno scattato 400 foto della loro città e le hanno pubblicate in Rete. E' nato così il progetto hellolaquila, un "tour virtuale interattivo della città come si presenta oggi, a 5 anni dal sisma del 6 aprile 2009", spiega Graziano di Crescenzo, uno degli organizzatori. Le foto, caricate sulle mappe di Google e approvate dal team Google maps, permettono così anche a chi non è mai stato nel capoluogo abruzzese di capire e vedere con i propri occhi il vero volto della città: dal Duomo di San Massimo a via San Marciano fino a via Cembalo di Colantoni, con le sue macerie e qualche peluche abbandonato a far da guardia.

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