Ilva: pm chiede rinvio a giudizio per 50, c'è anche Vendola

Cronaca
Il governatore della Puglia Nichi Vendola

Il governatore della Puglia è accusato di concussione per presunte pressioni sull'Arpa: "Non perdo fiducia nella giustizia". Tra coloro che rischiano il processo Emilio, Fabio e Nicola Riva, l'ex assessore Fratoianni, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano

La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto all'ufficio del gip il rinvio a giudizio per 50 persone e tre società nell'inchiesta sul disastro ambientale che sarebbe stato causato dall'Ilva. Tra coloro che rischiano il processo, oltre alla famiglia Riva, c'è il governatore della Puglia, Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata.

Tra gli indagati l'ex assessore Fratoianni e il sindaco di Taranto Stefano
- Oltre ad Emilio, Fabio e Nicola Riva e a Vendola, la richiesta riguarda vertici vecchi e nuovi dell'Ilva prima del commissariamento, un assessore regionale (Lorenzo Nicastro), un deputato ed ex assessore della Puglia (Nicola Fratoianni), consiglieri regionali, l'ex presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, il sindaco del capoluogo ionico, Ippazio Stefano, dirigenti e funzionari ministeriali e della Regione Puglia, un poliziotto, un carabiniere, un sacerdote, nonché uno stuolo di dirigenti ed ex dirigenti del Siderurgico tarantino. Tra questi figurano i cosiddetti 'fiduciari', cioè un gruppo di persone non alle dipendenze dirette dell'Ilva che però in fabbrica, secondo l'accusa, avrebbe costituito un 'governo-ombra' che prendeva ordini dalla famiglia Riva.

Ad 11 indagati la Procura contesta il reato di associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale e a reati contro la pubblica amministrazione, nonché l'avvelenamento di acque e sostanze alimentari. Tra le imputazioni, anche quella di omicidio colposo per due 'morti bianche' all'Ilva.

Vendola: "Non perdo fiducia nella giustizia" - "Nonostante il dolore e la tristezza che provo in questo momento, non intendo mutare lo stile con cui ho reagito, sempre, a iniziative giudiziarie che mi chiamavano in causa. Persino quando ci si sente feriti e umiliati da una grande ingiustizia, non bisogna mai perdere fiducia nella forza della giustizia" il commento del presidente della Regione Puglia Vendola.

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