Crollo di Ventotene, condannate quattro persone
CronacaLa sentenza per omicidio colposo per la tagedia del 2010 in cui morirono 2 studentesse: 2 anni e 4 mesi al sindaco. Per il tribunale sono colpevoli anche il responsabile dell'ufficio tecnico, il precedente sindaco e l'ingegnere del genio civile di Latina
Sono stati condannati per omicidio colposo i quattro imputati del processo per il crollo del costone sull'isola di Ventotene dell'aprile del 2010, in cui persero la vita due studentesse romane, Sara Panuccio e Francesca Colonnello.
Il giudice del tribunale di Terracina Carla Menichetti ha condannato a due anni e quattro mesi il sindaco dell'isola Giuseppe Assenso e il responsabile dell'ufficio tecnico Pasquale Romano; a un anno e 10 mesi l'ex sindaco Vito Biondo e l'ingegnere del genio civile di Latina Luciano Pizzuti. Il pubblico ministero Nunzia D'Elia aveva chiesto la condanna a due anni e tre mesi per Assenso, Romano e Pizzuti, mentre per l'ex sindaco era stata chiesta l'assoluzione.
Alla lettura della sentenza hanno assistito anche i familiari delle due ragazze morte. "Questa sentenza - ha detto Bruno Panuccio, papà di Sara - rende giustizia all'Italia: in questo Paese per le persone morte a causa di frane non è mai stato condannato nessun amministratore, è la prima volta. Non si parli più di fatalità".
Il giudice del tribunale di Terracina Carla Menichetti ha condannato a due anni e quattro mesi il sindaco dell'isola Giuseppe Assenso e il responsabile dell'ufficio tecnico Pasquale Romano; a un anno e 10 mesi l'ex sindaco Vito Biondo e l'ingegnere del genio civile di Latina Luciano Pizzuti. Il pubblico ministero Nunzia D'Elia aveva chiesto la condanna a due anni e tre mesi per Assenso, Romano e Pizzuti, mentre per l'ex sindaco era stata chiesta l'assoluzione.
Alla lettura della sentenza hanno assistito anche i familiari delle due ragazze morte. "Questa sentenza - ha detto Bruno Panuccio, papà di Sara - rende giustizia all'Italia: in questo Paese per le persone morte a causa di frane non è mai stato condannato nessun amministratore, è la prima volta. Non si parli più di fatalità".