Il patron dell'azienda rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone. La prima udienza il 19 maggio. Secondo l'accusa, gli utili prodotti in Italia sarebbero stati spostati all'estero per sfruttare un regime fiscale più favorevole
Emilio Riva e altre tre persone sono state rinviate a giudizio nell'ambito di un'inchiesta per una presunta frode fiscale dell'Ilva per 52 milioni di euro. E' quanto hanno riferito fonti giudiziarie, citate dall'agenza di stampa Reuters.
Oltre a Riva, sono stati rinviati a giudizio Mario Turco Liveri, responsabile finanziario del Gruppo Riva; Agostino Alberti, membro del cda e responsabile fiscale del Gruppo Riva; e Angelo Mormina, all'epoca dei fatti managing director di Deutsche Bank.
Processo a maggio - Il processo inizierà il prossimo 19 maggio davanti alla I sezione penale, con giudice monocratico.
Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Francesco Greco e del pm Stefano Civardi, infatti, il colosso del settore siderurgico avrebbe indicato nella dichiarazione dei redditi del 2008 elementi passivi fittizi per poter poi pagare meno tasse al Fisco. La Procura ha contestato, in particolare, una presunta maxi-evasione fiscale da 52 milioni di euro che risale al 2007. Oltre a Emilio Riva, il gup ha mandato a processo Mario Turco Liveri e Agostino Alberti, in qualità all'epoca rispettivamente di responsabile finanziario e componente del cda e responsabile fiscale del gruppo dell'Ilva di Taranto e anche Angelo Mormina, che era all'epoca managing director di Deutsche Bank Londra (non è più nell'istituto di credito dal 2012).
L'accusa - Secondo le indagini della Gdf di Milano, in particolare, attraverso una serie di contratti, tutti economicamente collegati tra di loro e sottoscritti tra alcune società del gruppo e l'istituto di credito tedesco, gli utili fatti dall'Ilva in Italia sarebbero stati trasferiti all'estero (senza intaccare quelli del gruppo) per sfruttare un regime fiscale più favorevole e, nel contempo, sarebbero state fatte figurare perdite in Italia per pagare meno tasse in Italia.
Nel frattempo, però, l'Ilva al termine del contenzioso fiscale relativo alla maxi-evasione ha versato all'Agenzia delle Entrate circa 65 milioni di euro.
Aggiornamento - Con sentenza del 28 ottobre 2015, il Tribunale di Milano ha assolto gli imputati Agostino Alberti, Angelo Mormina e Mario Turco Livieri “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato” (per Emilio Riva, deceduto, era già stata pronunciata l’estinzione del reato). L’assoluzione consegue alle modifiche apportate alla legge 74/2000, con le quali è stata depenalizzata la condotta contestata.