La sentenza della Corte d'Appello di Firenze sull'omicidio di Perugia: 28 anni e 6 mesi per Amanda, 25 per Raffaele. Per quest'ultimo anche il divieto di espatrio. Nessuno dei due tornerà in carcere. Il fratello della vittima: "Non è tempo di festeggiare"
Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 per l'omicidio di Meredith Kercher, uccisa la notte tra il 1 e il 2 novembre del 2007 a Perugia. E' la sentenza della corte d'appello di Firenze (Tutte le tappe della vicenda). Nessuno dei due tornerà in carcere ma per Sollecito scatterà il divieto di espatrio (FOTO).
Le reazioni - "Riteniamo che sia stata fatta giustizia per Meredith e la sua famiglia", dice Francesco Maresca, legale della famiglia della vittima. "Non è tempo di festeggiare", spiega invece fratello di Meredith, Lile. Dagli Usa Amanda sarebbe rimasta "impietrita" appena saputa la sentenza, ma non avrebbe pianto né parlato. A riferire la reazione uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova. Luca Maori, avvocato di Raffaele Sollecito, a Sky TG24, ha parlato di una "sentenza sulla base di nulla" (VIDEO). Per Giulia Bongiorno, altro legale di Sollecito si tratta di un "passaggio. Doloroso ma solo un passaggio". E a Sky TG24 dice: "Ci concentreremo per impugnare la sentenza".
Il video
Quattro sentenze in sette anni - In primo grado, a Perugia, Amanda venne condannata a 26 anni e Raffaele a 25. In Appello vennero assolti. La Cassazione ha poi annullato quella seconda sentenza ordinando un nuovo appello, quello in corso a Firenze. “La strada per una nuova assoluzione è stretta”, avevano più volte commentato i difensori. Il Pg toscano aveva chiesto condanne a 30 anni per la Knox (compresi i tre già definitivi per la calunnia a Patrick Lumumba) e a 26 per Raffaele.
Scartato il movente del gioco erotico finito male - Il magistrato di Firenze aveva “scartato” il movente del gioco erotico finito male prospettato dall'accusa a Perugia. Secondo la sua ricostruzione, la causa dell'omicidio sono vecchi attriti fra Amanda e Meredith per la pulizia della casa, che quella sera esplosero quando Amanda e Raffaele presero le difese di Rudy Guede (già condannato in via definitiva a 16 anni) che, ospite, era andato in bagno lasciandolo sporco. Quella di oggi, giovedì 30, è la quarta sentenza in sette anni.
Le reazioni - "Riteniamo che sia stata fatta giustizia per Meredith e la sua famiglia", dice Francesco Maresca, legale della famiglia della vittima. "Non è tempo di festeggiare", spiega invece fratello di Meredith, Lile. Dagli Usa Amanda sarebbe rimasta "impietrita" appena saputa la sentenza, ma non avrebbe pianto né parlato. A riferire la reazione uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova. Luca Maori, avvocato di Raffaele Sollecito, a Sky TG24, ha parlato di una "sentenza sulla base di nulla" (VIDEO). Per Giulia Bongiorno, altro legale di Sollecito si tratta di un "passaggio. Doloroso ma solo un passaggio". E a Sky TG24 dice: "Ci concentreremo per impugnare la sentenza".
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Quattro sentenze in sette anni - In primo grado, a Perugia, Amanda venne condannata a 26 anni e Raffaele a 25. In Appello vennero assolti. La Cassazione ha poi annullato quella seconda sentenza ordinando un nuovo appello, quello in corso a Firenze. “La strada per una nuova assoluzione è stretta”, avevano più volte commentato i difensori. Il Pg toscano aveva chiesto condanne a 30 anni per la Knox (compresi i tre già definitivi per la calunnia a Patrick Lumumba) e a 26 per Raffaele.
Scartato il movente del gioco erotico finito male - Il magistrato di Firenze aveva “scartato” il movente del gioco erotico finito male prospettato dall'accusa a Perugia. Secondo la sua ricostruzione, la causa dell'omicidio sono vecchi attriti fra Amanda e Meredith per la pulizia della casa, che quella sera esplosero quando Amanda e Raffaele presero le difese di Rudy Guede (già condannato in via definitiva a 16 anni) che, ospite, era andato in bagno lasciandolo sporco. Quella di oggi, giovedì 30, è la quarta sentenza in sette anni.