È la fotografia scattata da Ipsos per Save the Children e Mondelez: in calo il consumo di frutta e verdura. Rispetto al 2012 sono aumentati del 2% i ragazzi che non fanno attività sportiva nel tempo libero. Il 73% trascorre il proprio tempo libero in casa
In Italia molti #bambini non possono giocare all'aperto e praticare stili di vita sani http://t.co/Hm4Kj7g4Kz #prontipartenzavia
— Save the Children IT (@SaveChildrenIT) 15 Gennaio 2014
Il progetto per favorire sport a buona alimentazione - "I bambini e i ragazzi italiani stanno troppo fermi e mangiano male - ha commentato il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri - la situazione è grave ed è peggiorata anche a causa della crisi. Ciò ci deve preoccupare tutti". L'ong, assieme a Mondelez International Foundation e in partnership con Centro sportivo italiano e Unione italiana sport per tutti, ha rilanciato per il 2014 il progetto "Pronti, partenza, via!" per favorire la pratica motoria e sportiva e l'educazione alimentare dei bambini nelle periferie di 10 città. Finora, sottolinea Save the Children, in tre anni di attività, sono state coinvolte 70 mila persone e sono state recuperate 10 aree sportive e verdi.
In un anno aumentati i bambini che fanno sport - Dalla ricerca Ispos emerge che rispetto al 2012 sono aumentati del 2% i ragazzi che non fanno attività sportiva nel tempo libero. Il 35% dei genitori motiva la scelta con la mancanza di interesse dei figli nei confronti dello sport, il 28% con il costo eccessivo delle strutture. Il 39% dei ragazzi (32% nel 2012) assegna scarsa rilevanza alla pratica motoria e il 9% dice di non farla a scuola, perché nel 39% dei casi (29% nel 2012) manca uno spazio attrezzato.
Sempre meno frutta e verdura - Per quanto riguarda infine la corretta alimentazione, due genitori su tre (64%) dichiarano di conoscere le regole alimentari di base, tuttavia, si registra una flessione nel numero dei bambini e adolescenti che mangia frutta e verdura a ogni pasto (35% a fronte del 37% nel 2012) o una volta al giorno (35% contro il 39%) e aumentano coloro che non l'assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31% contro il 24%). Il 9% dei ragazzi non fa mai colazione, ma - un aspetto positivo - in 9 famiglie su 10 persiste ancora l'abitudine di sedersi a tavola tutti insieme per cena.