Morta un'insegnante di 31 anni. Dopo 12 ore estratto vivo dalle macerie un ingegnere di 58 anni. E' ricoverato in grave condizioni. Salva anche una donna di 38 anni. Si indaga per omicidio colposo
Una palazzina di tre piani è crollata in pieno centro a Matera, verso le 7.30 del mattino sabato 11 gennaio (le foto) provocando la morte di una donna di 31 anni e 5 feriti (due dei quali in gravi condizioni). Il crollo è avvenuto in una zona "non degradata" della città, come ha detto a Sky TG24 il sindaco della città Salvatore Adduce (video). "Ho sentito un grande boato e sono stato investito da una nube di polvere" ha raccontato a Sky TG24 un testimone, che ha partecipato ai primi soccorsi (video).
Il pm della città lucana, Annunziata Cazzetta - che coordina le indagini affidate ai Carabinieri - ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo.
Estratti vivi dalle macerie due dispersi, muore una donna - Sette le persone messe in salvo dopo il crollo: tra queste una donna di 38 anni, estratta viva dalle macerie dopo un lungo intervento dei soccorritori e un uomo di 58 anni, tirato fuori dalle macerie dopo 13 ore. Un applauso ha accolto il suo salvataggio; l'uomo, che chiedeva 'aiuto' ai soccorritori, era cosciente. Portato poi in ospedale, il 58enne si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dove i sanitari hanno accertato un "quadro clinico molto complesso".
Non ce l'ha fatta invece una insegnate di 31 anni, il cui cadavere è stato ritrovato dopo 15 ore di ricerche senza sosta.
Il sindaco a Sky TG24: la palazzina non era in stato di degrado - Le cause del cedimento dell'edificio sono ancora ignote, ma si fa sempre più strada l'ipotesi del cedimento strutturale. Secondo quanto si apprende, nella palazzina in vico Piave 22 erano in corso lavori per la realizzazione al piano terra di una pizzeria. Inoltre, riferiscono testimoni accorsi sul luogo, gli abitanti della zona avevano notato alcune crepe sulla facciata della palazzina. Ai microfoni di Sky TG24 il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha però precisato che la zona della città interessata dal crollo "non è certo un rione in stato di degrado". IL VIDEO
Evacuate palazzine vicine - Intanto, in via precauzionale, il primo cittadino firmerà le ordinanze di sgombero delle due palazzine limitrofe a quella crollata in via Piave. Una decina di famiglie saranno costrette a lasciare le proprie abitazioni fino a quando i vigili del fuoco non avranno accertato se esistano o meno pericoli di crollo.
Il pm della città lucana, Annunziata Cazzetta - che coordina le indagini affidate ai Carabinieri - ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo.
Estratti vivi dalle macerie due dispersi, muore una donna - Sette le persone messe in salvo dopo il crollo: tra queste una donna di 38 anni, estratta viva dalle macerie dopo un lungo intervento dei soccorritori e un uomo di 58 anni, tirato fuori dalle macerie dopo 13 ore. Un applauso ha accolto il suo salvataggio; l'uomo, che chiedeva 'aiuto' ai soccorritori, era cosciente. Portato poi in ospedale, il 58enne si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dove i sanitari hanno accertato un "quadro clinico molto complesso".
Non ce l'ha fatta invece una insegnate di 31 anni, il cui cadavere è stato ritrovato dopo 15 ore di ricerche senza sosta.
Il sindaco a Sky TG24: la palazzina non era in stato di degrado - Le cause del cedimento dell'edificio sono ancora ignote, ma si fa sempre più strada l'ipotesi del cedimento strutturale. Secondo quanto si apprende, nella palazzina in vico Piave 22 erano in corso lavori per la realizzazione al piano terra di una pizzeria. Inoltre, riferiscono testimoni accorsi sul luogo, gli abitanti della zona avevano notato alcune crepe sulla facciata della palazzina. Ai microfoni di Sky TG24 il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha però precisato che la zona della città interessata dal crollo "non è certo un rione in stato di degrado". IL VIDEO
Evacuate palazzine vicine - Intanto, in via precauzionale, il primo cittadino firmerà le ordinanze di sgombero delle due palazzine limitrofe a quella crollata in via Piave. Una decina di famiglie saranno costrette a lasciare le proprie abitazioni fino a quando i vigili del fuoco non avranno accertato se esistano o meno pericoli di crollo.