Vanno ai domiciliari Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro. Erano stati arrestati a dicembre con l'accusa di aver gestito numerose combine di incontri. La decisione del gip dopo gli interrogatori
Epifania a casa per i due Mister X dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse, anche se ai domiciliari. Hanno infatti lasciato il carcere, dove si trovavano dal 17 dicembre scorso, sia Francesco Bazzani, sia Salvatore Spadaro, il "Civ" e il "Vecchietto", come erano chiamati nelle intercettazioni.
E il "Civ" sembra sia quello che davanti ai magistrati ha fornito il racconto più dettagliato, favorendo, magari a sua insaputa, anche la scarcerazione di Spadaro (il gip ha anche tenuto conto della sua età avanzata). Bazzani, infatti, affievolendo le esigenze cautelari a carico dell'altro Mister X, ha smentito il ruolo marginale che il Vecchietto si era attribuito, cioè quello di "truffatore": in sostanza, millantava di avere agganci per fornire risultati sicuri ma in realtà faceva tutto da solo.
Il "Civ", invece, racconta che Spadaro "ha parlato di quantomeno tre partire di serie A il cui risultato era stato fornito" dallo stesso Vecchietto e "ha fornito un quadro estremamente significativo dell'attività di Spadaro che rende del tutto improbabile che egli abbia potuto, e per un lungo periodo, truffare, come ha cercato di sostenere, soggetti esperti come gli Zingari, Bellavista (Antonio, ex capitano del Bari, ndr) e lo stesso Bazzani". Uno Spadaro "profondamente inserito nel mondo delle scommesse, quantomeno dal 2007, come confermato anche dall'altro indagato Quadri Fabio".
Il "Civ" ha fatto cenno a incontri "non solo a Milano e Bologna, ma in altri luoghi e in occasione di alcuni dei quali il gruppo dei bolognesi aveva consegnato le somme necessarie a Spadaro, ricevendo da questi assegni in garanzia". Anche in occasione di Brescia-Lecce, quando uno del gruppo degli scommettitori dei 'Bolognesi' consegno' loro 50mila euro.
Nei prossimi giorni sarà interrogata buona parte dei Bolognesi, gruppo a cui apparteneva anche l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori, e anche l'ex capitano del Bari Bellavista. Bisognerà aspettare ancora per l'interrogatorio di Gennaro Gattuso (chiesto dall'ex calciatore), indagato per i suoi contatti con Bazzani ("solo un amico , mai parlato di scommesse", aveva detto il Civ che vantava amicizie con numerosi giocatori del Milan).
E il "Civ" sembra sia quello che davanti ai magistrati ha fornito il racconto più dettagliato, favorendo, magari a sua insaputa, anche la scarcerazione di Spadaro (il gip ha anche tenuto conto della sua età avanzata). Bazzani, infatti, affievolendo le esigenze cautelari a carico dell'altro Mister X, ha smentito il ruolo marginale che il Vecchietto si era attribuito, cioè quello di "truffatore": in sostanza, millantava di avere agganci per fornire risultati sicuri ma in realtà faceva tutto da solo.
Il "Civ", invece, racconta che Spadaro "ha parlato di quantomeno tre partire di serie A il cui risultato era stato fornito" dallo stesso Vecchietto e "ha fornito un quadro estremamente significativo dell'attività di Spadaro che rende del tutto improbabile che egli abbia potuto, e per un lungo periodo, truffare, come ha cercato di sostenere, soggetti esperti come gli Zingari, Bellavista (Antonio, ex capitano del Bari, ndr) e lo stesso Bazzani". Uno Spadaro "profondamente inserito nel mondo delle scommesse, quantomeno dal 2007, come confermato anche dall'altro indagato Quadri Fabio".
Il "Civ" ha fatto cenno a incontri "non solo a Milano e Bologna, ma in altri luoghi e in occasione di alcuni dei quali il gruppo dei bolognesi aveva consegnato le somme necessarie a Spadaro, ricevendo da questi assegni in garanzia". Anche in occasione di Brescia-Lecce, quando uno del gruppo degli scommettitori dei 'Bolognesi' consegno' loro 50mila euro.
Nei prossimi giorni sarà interrogata buona parte dei Bolognesi, gruppo a cui apparteneva anche l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori, e anche l'ex capitano del Bari Bellavista. Bisognerà aspettare ancora per l'interrogatorio di Gennaro Gattuso (chiesto dall'ex calciatore), indagato per i suoi contatti con Bazzani ("solo un amico , mai parlato di scommesse", aveva detto il Civ che vantava amicizie con numerosi giocatori del Milan).