L’ex campione di F1 in coma farmacologico all’ospedale di Grenoble dopo l’incidente sugli sci. I dottori: "Non è fuori pericolo, impossibile fare previsioni". Il Times rivela: "Andava a 60-100 km/h". La manager: "Non è vero". I PRIMI SOCCORSI: VIDEO
I medici hanno sottoposto Michael Schumacher a un nuovo intervento per ridurre la pressione intracranica. La risonanza magnetica successiva ha dimostrato "piccolissimi miglioramenti, segno che la situazione è più controllata rispetto ad ieri (lunedì 30 dicembre, ndr)". È quanto hanno dichiarato i medici nella conferenza stampa convocata alle 11 di martedì 31 dicembre per fare il punto sulla condizioni di salute del 7 volte campione di F1, ricoverato nel reparto di rianimazione all’ospedale di Grenoble dal 29 dicembre, in seguito a un incidente mentre stava sciando con il figlio 14enne sulla pista di Meribel.
"Non è fuori pericolo" - "Non possiamo dire che Schumacher sia fuori pericolo - hanno aggiunto i medici - ma ci sono stati miglioramenti rispetto alle prime 24 ore dopo l'incidente" con gli sci. Il pilota è ancora in coma farmacologico, hanno spiegato i dottori, sottolineando che "restano altri problemi da risolvere ed altre terapie da seguire”. Il coma serve anche a far calare la temperatura del pilota tedesco a 35 gradi per ridurre l'abnorme aumento di volume del cervello successivo all'emorragia cerebrale.
"Impossibile fare previsioni sul futuro" - "Il paziente resta con condizioni di rianimazione elevata. E' prematuro dire che cosa accadrà, impossibile fare previsioni. Sarebbe stupido parlarne. Possiamo solo dire che cosa è avvenuto nelle ultime 24 ore, non parlare del futuro".
Il Times: incidente a 60-100 km/h - Intanto emergono particolari sull’incidente occorso al 7 volte campione del mondo. Al momento del terribile impatto con la roccia a Meribe, riferisce il britannico Times, Schumacher stava sciando in un tratto di neve fresca tra due piste battute tra i 60 e i 100 km orari. Una velocità che spiegherebbe come il casco che Schumacher indossava si sia spaccato nell'impatto.
La manager: “Non è vero che andava a tutta velocità” - "E' stata una catena di circostanze negative e sfortunate che ha provocato l'incidente in cui è rimasto gravemente ferito Michael Schumacher. Non è vero che andava a tutta velocità"., ha detto invece Sabine Kehm “storica” manager del pluricampione di Formula 1, a margine della conferenza stampa condotta dai medici dell'ospedale di Grenoble. "Michael - ha aggiunto - stava sciando in neve fresca tra due piste, una rossa e una blu. Aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta. In una curva ha preso un sasso sotto lo sci che lo ha sbalzato in avanti facendolo finire contro una roccia".
"Non è fuori pericolo" - "Non possiamo dire che Schumacher sia fuori pericolo - hanno aggiunto i medici - ma ci sono stati miglioramenti rispetto alle prime 24 ore dopo l'incidente" con gli sci. Il pilota è ancora in coma farmacologico, hanno spiegato i dottori, sottolineando che "restano altri problemi da risolvere ed altre terapie da seguire”. Il coma serve anche a far calare la temperatura del pilota tedesco a 35 gradi per ridurre l'abnorme aumento di volume del cervello successivo all'emorragia cerebrale.
"Impossibile fare previsioni sul futuro" - "Il paziente resta con condizioni di rianimazione elevata. E' prematuro dire che cosa accadrà, impossibile fare previsioni. Sarebbe stupido parlarne. Possiamo solo dire che cosa è avvenuto nelle ultime 24 ore, non parlare del futuro".
Il Times: incidente a 60-100 km/h - Intanto emergono particolari sull’incidente occorso al 7 volte campione del mondo. Al momento del terribile impatto con la roccia a Meribe, riferisce il britannico Times, Schumacher stava sciando in un tratto di neve fresca tra due piste battute tra i 60 e i 100 km orari. Una velocità che spiegherebbe come il casco che Schumacher indossava si sia spaccato nell'impatto.
La manager: “Non è vero che andava a tutta velocità” - "E' stata una catena di circostanze negative e sfortunate che ha provocato l'incidente in cui è rimasto gravemente ferito Michael Schumacher. Non è vero che andava a tutta velocità"., ha detto invece Sabine Kehm “storica” manager del pluricampione di Formula 1, a margine della conferenza stampa condotta dai medici dell'ospedale di Grenoble. "Michael - ha aggiunto - stava sciando in neve fresca tra due piste, una rossa e una blu. Aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta. In una curva ha preso un sasso sotto lo sci che lo ha sbalzato in avanti facendolo finire contro una roccia".