Il plico era indirizzato al prefetto Musolino. La donna, trasportata in ospedale in stato di shock, non è grave: ha riportato delle bruciature alla mano e a un sopracciglio. Artificieri al lavoro per ricostruire la dinamica. Indaga la Digos
Una busta è esplosa in Prefettura a Napoli ferendo una dipendente. Secondo quanto si è appreso, la busta è stata recapitata nella segreteria del prefetto Francesco Antonio Musolino. La donna, una delle tre segretarie, ha proceduto ad aprirla come di consueto, quando la busta è esplosa ferendola per fortuna lievemente. La donna, in stato di shock, è stata portata in ospedale per le prime cure: ha riportato delle bruciature alla mano e a un sopracciglio.
Indaga la Digos - Sul posto artificieri e la Digos della Questura di Napoli per i rilievi. Secondo quanto trapela dalle prime indagini, il plico aveva un congegno alquanto sofisticato o comunque non artigianale. Secondo il vice comandante dei vigili del fuoco di Napoli, inoltre, non conteneva sostanze tossiche, né radioattive. L'esplosione sarebbe stata attivata da un micro-congegno. Nel plico anche un biglietto che potrebbe essere utile per risalire alla matrice dell'attentato.
"In Prefettura - ha detto il capo di Gabinetto, Francesco Esposito - non erano mai giunte minacce di alcun tipo. Siamo sereni e continuiamo il nostro lavoro".
Indaga la Digos - Sul posto artificieri e la Digos della Questura di Napoli per i rilievi. Secondo quanto trapela dalle prime indagini, il plico aveva un congegno alquanto sofisticato o comunque non artigianale. Secondo il vice comandante dei vigili del fuoco di Napoli, inoltre, non conteneva sostanze tossiche, né radioattive. L'esplosione sarebbe stata attivata da un micro-congegno. Nel plico anche un biglietto che potrebbe essere utile per risalire alla matrice dell'attentato.
"In Prefettura - ha detto il capo di Gabinetto, Francesco Esposito - non erano mai giunte minacce di alcun tipo. Siamo sereni e continuiamo il nostro lavoro".