Roma: per la Procura, Simona sarebbe precipitata dal tetto
CronacaAl vaglio degli investigatori l'ipotesi che la 28enne sia caduta dal terrazzo condominiale. Il fratello a Sky TG24: "Fratture non compatibili con questa ricostruzione". Le telecamere della zona non hanno immortalato nessun sospetto
Simona Riso sarebbe morta dopo essere precipitata nel cortile condominiale dal tetto del palazzo in cui viveva. E' il nuovo orientamento della procura di Roma alla luce del sopralluogo fatto dal pm Attilio Pisani nello stabile di via Urbisaglia e, conseguentemente, della rilettura dei risultati autoptici. Chi indaga non ha dubbi: fratture e abrasioni rinvenute sul corpo della 28 enne morta mercoledì 30 novembre sono compatibili con una caduta dall'alto e con uno 'strusciamento' sugli alberi presenti in cortile. Resta da capire se la giovane, che abitava al piano terra, sia stata spinta da qualcuno. Gli inquirenti, infatti, continuano a non escludere alcuna pista, a cominciare da quella dell'aggressione. La famiglia di Simona, intanto, continua a respingere l'ipotesi del suicidio.
La Procura: sarebbe precipitata nel cortile - Secondo la Procura, le circostanze della morte di Simona Riso sarebbero circoscritte all'ambito in cui viveva, quindi non sarebbe stata trascinata nel cortile, e ad un arco di tempo che va dalle 4:45, ora in cui sentì la madre al telefono, e le 7, quando è stata trovata agonizzante. Un ambito che sembra confermato anche dall'esame dei video delle telecamere a circuito chiuso della zona, dai quali non sarebbero emersi movimenti sospetti.
Al vaglio del procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e del sostituto Pisani c'è anche l'assunzione di farmaci da parte della giovane, in particolare di un potente ansiolitico del quale, nell'appartamento, sono stati trovati una confezione e la relativa prescrizione. Un quadro più completo si potrà avere quando saranno terminati gli esami tossicologici e quelli sulle tracce organiche trovate sulla maglietta che indossava.
La famiglia respinge questa ricostruzione - Ma il fratello di Simona non ha dubbi: "Non aveva assunto psicofarmaci - afferma ai microfoni di Sky TG24 - Era allegra, felice, con tanta voglia di vivere". E aggiunge: "Dall'esame autoptico si sono riscontrate fratture che non sono compatibili con una eventuale caduta da un'altezza di oltre 10 metri" (VIDEO).
La Procura: sarebbe precipitata nel cortile - Secondo la Procura, le circostanze della morte di Simona Riso sarebbero circoscritte all'ambito in cui viveva, quindi non sarebbe stata trascinata nel cortile, e ad un arco di tempo che va dalle 4:45, ora in cui sentì la madre al telefono, e le 7, quando è stata trovata agonizzante. Un ambito che sembra confermato anche dall'esame dei video delle telecamere a circuito chiuso della zona, dai quali non sarebbero emersi movimenti sospetti.
Al vaglio del procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e del sostituto Pisani c'è anche l'assunzione di farmaci da parte della giovane, in particolare di un potente ansiolitico del quale, nell'appartamento, sono stati trovati una confezione e la relativa prescrizione. Un quadro più completo si potrà avere quando saranno terminati gli esami tossicologici e quelli sulle tracce organiche trovate sulla maglietta che indossava.
La famiglia respinge questa ricostruzione - Ma il fratello di Simona non ha dubbi: "Non aveva assunto psicofarmaci - afferma ai microfoni di Sky TG24 - Era allegra, felice, con tanta voglia di vivere". E aggiunge: "Dall'esame autoptico si sono riscontrate fratture che non sono compatibili con una eventuale caduta da un'altezza di oltre 10 metri" (VIDEO).