Crollo liceo Darwin, in appello le condanne salgono a sei

Cronaca
Nella foto Vito Scafidi, lo studente morto in seguito al crollo del controsofitto del liceo Darwin di Torino il 22 novembre 2008

Una sola assoluzione al processo per l'incidente in cui nel 2008 perse la vita Vito Scafidi e diciassette rimasero feriti. In primo grado era stato condannato soltanto uno dei sette imputati

Si è chiuso con sei condanne e un'assoluzione il processo d'appello per il crollo al liceo scientifico 'Darwin' di Rivoli, nel Torinese, in cui nel novembre 2008 perse la vita lo studente Vito Scafidi. In primo grado, il 15 luglio del 2011, era stato condannato soltanto uno dei sette imputati. Le pene inflitte vanno da un minimo di due anni e due mesi a un massimo di quattro anni.

La sentenza del processo d'appello - Ribaltato il primo grado, in cui c'era stata una sola condanna. Confermata quella a quattro anni per un funzionario della Provincia di Torino. In più, sono stati condannati altri due colleghi e i tre insegnanti che erano responsabili della sicurezza della scuola. L'unico assolto, per non avere commesso il fatto, è stato il funzionario della Provincia di Torino Massimo Masino. Per tutti l'accusa era di disastro, omicidio e lesioni colpose.
Nella sentenza con cui i giudici hanno condannato sei dei sette imputati, il collegio ha stabilito 200mila euro di provvisionali per la madre di Vito e quasi altrettanti per le altre parti civili, tra cui alcuni studenti della classe della vittima e le associazioni Cittadinanza Attiva e Legambiente. Per i risarcimenti la Corte ha rinviato tutto al procedimento civile.

I genitori: "Vito non è morto invano" - Soddisfatti i genitori dello studente di 17 anni morto nel crollo del soffitto della sua classe. "Più che giustizia questa sentenza è un punto di partenza per la sicurezza in tutte le scuole italiane", ha detto la madre Cinzia Caggiano. "Usciamo tutti con le ossa rotte da questa sentenza, perché nessuno ci riporterà Vito. Tuttavia ci saremmo rimasti assai male se fosse stato confermato il verdetto di primo grado. La giustizia italiana è questa, la corte non avrebbe potuto fare di più", ha concluso il padre Fortunato.

L'incidente di cinque anni fa - Vito Scafidi, 17 anni appena, morì travolto dal soffitto della sua aula la mattina del 22 novembre 2008. Era da poco finita la ricreazione, e con essa le chiacchiere sui programmi per il sabato sera. Diciassette compagni di Vito rimasero feriti. Tra loro uno dei suoi migliori amici, da allora costretto su una sedia a rotelle. La vicenda portò sotto la lente di ingrandimento il problema della sicurezza degli edifici scolastici, sollevata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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