Concordia, i resti sono di Maria Grazia Trecarichi

Cronaca
Costa Concordia, isola del Giglio

La perizia del Dna conferma che il corpo ritrovato lo scorso 8 ottobre è della donna di 50 anni originaria di Leonforte, Enna. Il marito: "Ho saputo la notizia dalla stampa"

La perizia del Dna ha confermato quella che fino a ieri era una ipotesi. Il corpo, trovato lo scorso 8 ottobre nel locale stoviglie del ponte 3 della Concordia, è di Maria Grazia Trecarichi. La donna, che si trovava a bordo della nave naufragata il 13 gennaio 2013, fino ad oggi risultava nell'elenco dei dispersi della strage costata la vita a 32 persone. Nessuna notizia, invece dell'altro disperso, Russel Rubello, il cameriere indiano membro dell'equipaggio di Costa Concordia. Il suo corpo non è stato ancora trovato.

Il marito: ho saputo al notizia dalla stampa - A distanza di quasi due anni, la famiglia di Maria Grazia Trecarichi potrà dunque darle degna sepoltura. Elio Vincenzi, marito della donna di 50 anni, affermando di non aver mai avuto dubbi che quel corpo fosse della moglie, denuncia però di aver saputo del risultato della perizia solo dalla stampa. "Mi avevano assicurato che sarei stato il primo a sapere. Ma non è andata così, pazienza. E non sono ancora riuscito a mettermi in contatto con nessuno".
Vincenzi e la figlia Stefania, che si salvò dal naufragio proprio perché la madre cedette il posto nella scialuppa a lei e al suo fidanzato, avevano riconosciuto, due settimane fa, in due foto inviate dalla procura di Grosseto alla questura di Catania, la catenina e le scarpe della donna. "Credo - dice il marito - che alla fine della prossima settimana il corpo di mia moglie potrebbe essere già essere a Leonforte (En) dove per sua volontà si farà il funerale".

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