Maltempo nel Tarantino, trovato corpo dell'ultimo disperso

Cronaca
I danni provocati dal maltempo a Ginosa, in provincia di Trapani
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Salgono a 4 i morti annegati nel nubifragio in Puglia. Travolti dall'acqua anche una coppia di trentenni e una donna che era in auto. L'assessore alla Protezione civile: "Quanta idiozia quando proviamo a fregare la natura colando cemento in un torrente"

Trovato il corpo dell'ultimo disperso nel nubifragio che ha colpito la zona di Taranto. Il 32enne era scomparso lunedì 7 ottobre. Salgono così a quattro le persone morte annegate nell'ultima ondata di maltempo in Puglia. E mentre comincia la conta dei danni, l'assessore regionale alla Protezione civile Guglielmo Minervini dalla sua pagina Facebook lamenta il "raggiro" con "la firma, magari complice, di qualche ufficio urbanistico" di "quello che la natura ha levigato con il paziente lavoro di millenni e millenni".   

Il bilancio del nubifragio - È stato recuperato il corpo di Giuseppe Bianculli, l'infermiere 32enne di Montescaglioso (Matera) disperso da tre giorni. Si tratta della quarta vittima dell'ondata di maltempo che ha colpito lunedì 7 ottobre l'area di Ginosa, nel Tarantino. Bianculli stava rientrando a casa dopo il lavoro, quando la sua auto è stata travolta dal fango e dall'acqua. L'uomo è stato sbalzato fuori dall'abitacolo e trascinato a diverse centinaia di metri di distanza.
Le altre vittime sono i giovani coniugi Chiara Moramarco e Giuseppe Bari, originari di Altamura, che lavoravano come custodi in un cantiere di Ginosa, e la 30enne Rossella Pignalosa, impiegata in uno studio di commercialisti del paese, la prima a essere ritrovata morta.

I danni del nubifragio in Puglia - A Ginosa il maltempo ha colpito strade, ponti, edifici, campagne. Le perdite per l'agricoltura sono stati per ora stimati da Coldiretti in 50 milioni di euro, pari al 10% della produzione lorda vendibile della zona. Secondo il Comune di Ginosa il problema sono anche i tempi dell'indennizzo considerati troppo lunghi. "Ci troviamo purtroppo a contare i danni di una nuova tragedia, che stavolta ha causato anche la perdita di vite umane, ma aspettiamo ancora il risarcimento dei danni dell'alluvione che ha colpito la frazione di Ginosa Marina a marzo del 2011", ha detto il sindaco Vito De Palma.
Mentre secondo l'assessore regionale alla Protezione civile della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, dietro le conseguenze del maltempo potrebbe esserci la responsabilità dell'uomo. "Ieri girando per Ginosa e Laterza ho pensato a quanta supponente idiozia dobbiamo avere quando proviamo a fregare la natura colando cemento armato nel letto di un torrente o nel solco di una lama", ha scritto Minervini sulla sua pagina Facebook, dove ha poi aggiunto: "Quello che la natura ha levigato con il paziente lavoro di millenni e millenni pensiamo si possa raggirare con la firma, magari complice, di qualche ufficio urbanistico. Eppure, c'è sempre il momento in cui la natura, ammesso che queste precipitazioni così violente siano solo un fatto naturale, irrompe riaffermando la sua superiore verità".

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