Immigrazione, maxi-sbarco nel Siracusano. Morta una donna
CronacaLa vittima, una siriana di 22 anni, soffriva di diabete. Viaggiava insieme ad oltre 420 migranti su un barcone partito dall'Egitto una settimana fa. La morte durante la traversata del Canale di Sicilia
Non è riuscita a raggiungere le coste siciliane. La morte l'ha colta prima, forse il 18 settembre. Quando la 22enne siriana, che soffriva di diabete, si è sentita male. Viaggiava insieme ad oltre 420 migranti - egiziani, siriani, palestinesi - su un barcone che è stato soccorso dalla Guardia Costiera vicino a Siracusa il 20 settembre.
La morte della ragazza - Fuggiva dalla guerra civile in Siria. Ma è morta prima di arrivare a destinazione, mentre il barcone su cui viaggiava attraversava il Canale di Sicilia. Secondo quanto ha riferito il padre, anche lui a bordo dell'imbarcazione, la giovane soffriva di diabete. Mercoledì 18 settembre si sarebbe sentita male e sarebbe morta. I primi accertamenti confermerebbero il racconto dell'uomo: la morte risalirebbe ad almeno 48 ore fa.
Lo sbarco - La ragazza cercava di raggiungere l'Italia su un barcone egiziano in metallo di 15 metri. Con lei oltre 420 migranti, di cui 138 tra donne e bambini. Molti sarebbero profughi siriani ed egiziani, alcuni hanno raccontato di essere palestinesi. Secondo le prime ricostruzioni, l'imbarcazione sarebbe partita dall'Egitto una settimana fa.
I soccorsi - La presenza di un barcone in difficoltà nel Canale di Sicilia era stata segnalata giovedì 19 settembre dalla Croce Rossa. Il giorno dopo la Guardia Costiera ha ricevuto l'SOS lanciato dal satellitare di uno degli extracomunitari. Dopo che un suo aereo ha localizzato i migranti a 140 miglia dalle coste siracusane, sono partiti i soccorsi. Sei persone bisognose di cure - quattro donne, di cui due incinte e due bambini, uno neonato - sono state fatte salire a bordo di una motovedetta, gli altri sulle imbarcazioni della Capitaneria. Da lì sono stati portati a terra. Ora gli inquirenti cercheranno di capire se a bordo del barcone si trovavano anche gli scafisti.
Quello del 20 settembre è stato lo sbarco più grosso delle ultime settimane. Due giorni prima, ma a bordo di cinque diverse imbarcazioni, erano approdati sulle coste siciliane circa mille migranti.
La morte della ragazza - Fuggiva dalla guerra civile in Siria. Ma è morta prima di arrivare a destinazione, mentre il barcone su cui viaggiava attraversava il Canale di Sicilia. Secondo quanto ha riferito il padre, anche lui a bordo dell'imbarcazione, la giovane soffriva di diabete. Mercoledì 18 settembre si sarebbe sentita male e sarebbe morta. I primi accertamenti confermerebbero il racconto dell'uomo: la morte risalirebbe ad almeno 48 ore fa.
Lo sbarco - La ragazza cercava di raggiungere l'Italia su un barcone egiziano in metallo di 15 metri. Con lei oltre 420 migranti, di cui 138 tra donne e bambini. Molti sarebbero profughi siriani ed egiziani, alcuni hanno raccontato di essere palestinesi. Secondo le prime ricostruzioni, l'imbarcazione sarebbe partita dall'Egitto una settimana fa.
I soccorsi - La presenza di un barcone in difficoltà nel Canale di Sicilia era stata segnalata giovedì 19 settembre dalla Croce Rossa. Il giorno dopo la Guardia Costiera ha ricevuto l'SOS lanciato dal satellitare di uno degli extracomunitari. Dopo che un suo aereo ha localizzato i migranti a 140 miglia dalle coste siracusane, sono partiti i soccorsi. Sei persone bisognose di cure - quattro donne, di cui due incinte e due bambini, uno neonato - sono state fatte salire a bordo di una motovedetta, gli altri sulle imbarcazioni della Capitaneria. Da lì sono stati portati a terra. Ora gli inquirenti cercheranno di capire se a bordo del barcone si trovavano anche gli scafisti.
Quello del 20 settembre è stato lo sbarco più grosso delle ultime settimane. Due giorni prima, ma a bordo di cinque diverse imbarcazioni, erano approdati sulle coste siciliane circa mille migranti.