A Gorgonzola una 16enne è stata investita da una macchina. Il padre, tra i primi a soccorrerla, si rivolge a chi l'ha investita: "Se sei un uomo costituisciti". Un altro episodio a Piacenza: una giovane travolta da una moto: il conducente era ubriaco
"Se sei un uomo e hai un pezzo di cervello costituisciti". A lanciare il drammatico appello è Nerio Papetti, il padre di Beatrice, la ragazza di sedici anni uccisa da un pirata della strada mentre tornava a casa a Gorgonzola, nel milanese. La studentessa era a pochi metri da casa, insieme a un cugino diciottenne, quando è stata travolta dal veicolo. I due ragazzi stavano attraversando la strada provinciale 11 per imboccare via Cascina Mirabello, dove la giovane viveva insieme ai genitori e alla sorella ed altri parenti. La ragazza studiava in un liceo artistico di Milano e avrebbe compiuto gli anni tra poco. Dopo l'impatto l'auto pirata, ha proseguito a velocità in direzione Gessate (il servizio di SkyTG24).
Il padre tra i soccorritori - Ad arrivare sul posto un mezzo dei volontari della Croce Rossa guidato da Nerio, padre della vittima, che ha immediatamente riconosciuto la figlia. E' stato quindi necessario l'intervento di un ambulanza di supporto. Il padre della ragazza non crede all'ipotesi che il pirata della strada possa non essersi accorto dell'incidente. "Il corpo era molto lontano dal punto d'impatto e la bicicletta era molto lontana dal corpo - spiega e aggiunge che il guidatore non poteva non accorgersi di un impatto che ha lanciato "un corpo di 50 chili a una distanza di 50/60 metri".
Sicurezza sulla strada - Oltre al dolore per la morte della studentessa, tra gli abitanti della zona è scoppiata anche la polemica per la mancanza di sicurezza. "La città ha chiesto da tempo più illuminazione e un sottopasso - ha detto all'Ansa Riccardo De Martino, vicino ed amico di famiglia - Beatrice usciva con mia figlia, è un caso che ieri non fossero insieme per andare in piazzetta dagli amici".
Altra vittima a Piacenza - Una diciannovenne albanese è stata travolta e uccisa la scorsa notte da una moto mentre camminava sul ciglio di una strada nel piacentino. Nell'impatto, molto violento, la ragazza ha riportato l'amputazione di una gamba e la frattura del bacino ed è morta poco dopo il trasporto in ospedale. Il motociclista, un quarantenne rimasto leggermente ferito, è stato denunciato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza: gli accertamenti hanno infatti rilevato che aveva un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
Il padre tra i soccorritori - Ad arrivare sul posto un mezzo dei volontari della Croce Rossa guidato da Nerio, padre della vittima, che ha immediatamente riconosciuto la figlia. E' stato quindi necessario l'intervento di un ambulanza di supporto. Il padre della ragazza non crede all'ipotesi che il pirata della strada possa non essersi accorto dell'incidente. "Il corpo era molto lontano dal punto d'impatto e la bicicletta era molto lontana dal corpo - spiega e aggiunge che il guidatore non poteva non accorgersi di un impatto che ha lanciato "un corpo di 50 chili a una distanza di 50/60 metri".
Sicurezza sulla strada - Oltre al dolore per la morte della studentessa, tra gli abitanti della zona è scoppiata anche la polemica per la mancanza di sicurezza. "La città ha chiesto da tempo più illuminazione e un sottopasso - ha detto all'Ansa Riccardo De Martino, vicino ed amico di famiglia - Beatrice usciva con mia figlia, è un caso che ieri non fossero insieme per andare in piazzetta dagli amici".
Altra vittima a Piacenza - Una diciannovenne albanese è stata travolta e uccisa la scorsa notte da una moto mentre camminava sul ciglio di una strada nel piacentino. Nell'impatto, molto violento, la ragazza ha riportato l'amputazione di una gamba e la frattura del bacino ed è morta poco dopo il trasporto in ospedale. Il motociclista, un quarantenne rimasto leggermente ferito, è stato denunciato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza: gli accertamenti hanno infatti rilevato che aveva un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.