Denise Pipitone: assolta la sorellastra Jessica
CronacaLa 26enne era accusata di concorso nel sequestro della bimba scomparsa il 1 settembre 2004 all'età di 4 anni. I pm avevano chiesto la condanna a 15 anni. Piera Maggio: "Oggi mia figlia è stata rapita di nuovo"
Dopo nove anni la prima sentenza. Il tribunale di Marsala ha assolto Jessica Pulizzi, 26 anni, unica imputata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo. Condanna di 2 anni, invece, all'ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, imputato solo di false dichiarazioni al pm. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi.
La decisione del tribunale arriva dopo tre anni e mezzo di processo e 48 ore di camera di consiglio. I giudici si erano ritirati per arrivare a un verdetto martedì 25 giugno alle ore 11. "E' una sentenza che lascia molti dubbi", spiega a SkyTG24 Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio.
La mamma di Denise: "Qualcuno ha impedito di fare giustizia" - "Oggi Denise è stata nuovamente sequestrata". Questo il primo commento di Piera Maggio, la mamma della piccola. "Non smetto e non smetterò mai di dire che Jessica è colei che ha sequestrato Denise e che l'entourage l'ha coperta. Oggi non credo più nella giustizia. Sono adirata. C'è qualcuno che ha impedito di fare giustizia, ma non posso dire chi". La donna, parlando coi giornalisti, aggiunge: "Denise è diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
"Non c'è giustizia", sono invece le uniche parole con cui Pietro Pulizzi commenta l'assoluzione della figlia Jessica dall'imputazione di concorso in sequestro dell'altra figlia, Denise Pipitone, nata dalla sua relazione extraconiugale con Piera Maggio.
Dopo 9 anni la prima sentenza - Il processo si era aperto il 16 marzo 2010 dopo una lunga e complessa attività d'indagine in cui negli anni si sono susseguiti undici Pm, da Luigi Boccia e Maria Angioni agli attuali Sabrina Carmazzi e Francesca Rago.
Il quadro tracciato dall'accusa in tre anni e mezzo di dibattimento è quello di una Jessica "come una moglie gelosa", senza alibi e con un movente chiaro: l'astio nei confronti di Piera Maggio per la sua relazione con il padre, Pietro Pulizzi, da cui è nata Denise. Dall'altro, la difesa ha continuato a sostenere l'innocenza di Jessica a carico della quale non ci sarebbero "prove" ma solo "congetture ed elementi indiziari".
Denise è scomparsa il 1 settembre 2004 - E' un mercoledì mattina il primo settembre del 2004, quando Denise che ha quattro anni gioca davanti alla casa della famiglia in via Domenico La Bruna a Mazara. E' affidata alla nonna materna, Francesca Randazzo. L'ultima volta che la bambina viene vista è poco prima delle 11.45. La nonna, in cucina, si accorge della sua scomparsa alle 11,50. Scatta l'allarme, e seguono ore di ricerche febbrili ma infruttuose, malgrado nuclei speciali di polizia e carabinieri e unità speleologiche battano a setaccio ogni anfratto, pozzo e cava di marmo.
La Procura di Marsala è guidata in quegli anni da Antonino Silvio Sciuto, a cui subentrerà poi Alberto Di Pisa. Sciuto si dice subito convinto che "la bambina non sia lontana".
La decisione del tribunale arriva dopo tre anni e mezzo di processo e 48 ore di camera di consiglio. I giudici si erano ritirati per arrivare a un verdetto martedì 25 giugno alle ore 11. "E' una sentenza che lascia molti dubbi", spiega a SkyTG24 Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio.
La mamma di Denise: "Qualcuno ha impedito di fare giustizia" - "Oggi Denise è stata nuovamente sequestrata". Questo il primo commento di Piera Maggio, la mamma della piccola. "Non smetto e non smetterò mai di dire che Jessica è colei che ha sequestrato Denise e che l'entourage l'ha coperta. Oggi non credo più nella giustizia. Sono adirata. C'è qualcuno che ha impedito di fare giustizia, ma non posso dire chi". La donna, parlando coi giornalisti, aggiunge: "Denise è diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
"Non c'è giustizia", sono invece le uniche parole con cui Pietro Pulizzi commenta l'assoluzione della figlia Jessica dall'imputazione di concorso in sequestro dell'altra figlia, Denise Pipitone, nata dalla sua relazione extraconiugale con Piera Maggio.
Dopo 9 anni la prima sentenza - Il processo si era aperto il 16 marzo 2010 dopo una lunga e complessa attività d'indagine in cui negli anni si sono susseguiti undici Pm, da Luigi Boccia e Maria Angioni agli attuali Sabrina Carmazzi e Francesca Rago.
Il quadro tracciato dall'accusa in tre anni e mezzo di dibattimento è quello di una Jessica "come una moglie gelosa", senza alibi e con un movente chiaro: l'astio nei confronti di Piera Maggio per la sua relazione con il padre, Pietro Pulizzi, da cui è nata Denise. Dall'altro, la difesa ha continuato a sostenere l'innocenza di Jessica a carico della quale non ci sarebbero "prove" ma solo "congetture ed elementi indiziari".
Denise è scomparsa il 1 settembre 2004 - E' un mercoledì mattina il primo settembre del 2004, quando Denise che ha quattro anni gioca davanti alla casa della famiglia in via Domenico La Bruna a Mazara. E' affidata alla nonna materna, Francesca Randazzo. L'ultima volta che la bambina viene vista è poco prima delle 11.45. La nonna, in cucina, si accorge della sua scomparsa alle 11,50. Scatta l'allarme, e seguono ore di ricerche febbrili ma infruttuose, malgrado nuclei speciali di polizia e carabinieri e unità speleologiche battano a setaccio ogni anfratto, pozzo e cava di marmo.
La Procura di Marsala è guidata in quegli anni da Antonino Silvio Sciuto, a cui subentrerà poi Alberto Di Pisa. Sciuto si dice subito convinto che "la bambina non sia lontana".