Dopo il terremoto di venerdì 21 giugno, autorità locali e Protezione civile hanno fatto il punto della situazione in un vertice a Fivizzano. "Denunceremo chi procura allarme" ha detto il capo della Protezione civile
Dopo la paura è il momento dei sopralluoghi e della messa in sicurezza nelle zone della Lunigiana colpite dal sisma di venerdì 21 giugno. A Fivizzano (Massa Carrara), epicentro del sisma, si è tenuta una riunione tra il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D'Angelis, l'assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni e i responsabili dei soccorsi e i sindaci della Lunigiana.
Obiettivo del vertice, mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci.
Gabrielli: ci saranno altre scosse di assestamento, evitare il panico - "Questo è un territorio abbastanza preparato. Dove si è lavorato e si è fatta prevenzione strutturale i risultati si vedono. Qui c'è stata una scossa di magnitudo 5.2, in altri territori terremoti di questa entità provocano danni ben maggiori" ha detto Franco Gabrielli da Fivizzano. "Questa è la vera grande risposta alle preoccupazioni sul tema della sismicità - ha aggiunto - noi abbiamo bisogno di territori messi in sicurezza". Poi, dai microfoni di SkyTG24, Gabrielli avverte: è "molto probabile" che le scosse di terremoto in Lunigiana proseguiranno ancora nei prossimi giorni, ma l'importante è evitare il panico. "Denunceremo chi procura allarme" ha poi aggiunto.
Gli abitanti devono fare i conti con la paura - Per quanto riguarda la popolazione, al momento, il problema maggiore resta quello della paura. Paura che non ha abbandonato neppure durante la notte tra la popolazione della Lunigiana e della Garfagnana dopo la forte scossa di terremoto registrata venerdì alle 12.33 di magnitudo 5.2 (foto - video). Moltissimi gli abitanti di Fivizzano, Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e Minucciano (Lucca) che hanno preferito dormire fuori casa: tanti anziani e bambini sono stati ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Protezione civile, in particolare scuole e palestre. Ma tantissime le famiglie che hanno preferito trascorrere la notte in auto, lontani dalle mura delle abitazioni.
Nella notte tra venerdì e sabato lo sciame sismico è proseguito senza sosta e le scosse che hanno superato 2.0 di magnitudo durante la notte sono state una decina. La più forte, 3.4, poco dopo le 3,30 è stata avvertita distintamente in tutta la zona. L'epicentro, questa volta, è stato localizzato più sul versante lucchese, a Minucciano. Nessun danno, comunque, a cose o persone.
Obiettivo del vertice, mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci.
Gabrielli: ci saranno altre scosse di assestamento, evitare il panico - "Questo è un territorio abbastanza preparato. Dove si è lavorato e si è fatta prevenzione strutturale i risultati si vedono. Qui c'è stata una scossa di magnitudo 5.2, in altri territori terremoti di questa entità provocano danni ben maggiori" ha detto Franco Gabrielli da Fivizzano. "Questa è la vera grande risposta alle preoccupazioni sul tema della sismicità - ha aggiunto - noi abbiamo bisogno di territori messi in sicurezza". Poi, dai microfoni di SkyTG24, Gabrielli avverte: è "molto probabile" che le scosse di terremoto in Lunigiana proseguiranno ancora nei prossimi giorni, ma l'importante è evitare il panico. "Denunceremo chi procura allarme" ha poi aggiunto.
Gli abitanti devono fare i conti con la paura - Per quanto riguarda la popolazione, al momento, il problema maggiore resta quello della paura. Paura che non ha abbandonato neppure durante la notte tra la popolazione della Lunigiana e della Garfagnana dopo la forte scossa di terremoto registrata venerdì alle 12.33 di magnitudo 5.2 (foto - video). Moltissimi gli abitanti di Fivizzano, Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e Minucciano (Lucca) che hanno preferito dormire fuori casa: tanti anziani e bambini sono stati ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Protezione civile, in particolare scuole e palestre. Ma tantissime le famiglie che hanno preferito trascorrere la notte in auto, lontani dalle mura delle abitazioni.
Nella notte tra venerdì e sabato lo sciame sismico è proseguito senza sosta e le scosse che hanno superato 2.0 di magnitudo durante la notte sono state una decina. La più forte, 3.4, poco dopo le 3,30 è stata avvertita distintamente in tutta la zona. L'epicentro, questa volta, è stato localizzato più sul versante lucchese, a Minucciano. Nessun danno, comunque, a cose o persone.