Quattro funzionari di polizia, due agenti penitenziari e un medico sono stati riconosciuti colpevoli delle violenze nella caserma di Genova nei giorni del G8 del 2001. Ridotte le parti ammesse ai risarcimenti
Sette condanne e quattro assoluzioni. Questa la sentenza della Cassazione nel processo sulle violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001 (FOTO e VIDEO). Sul banco degli imputati sono finiti a vario titolo poliziotti, carabinieri, agenti della penitenziaria e medici. Nei giorni del G8 del 2001 la caserma del reparto mobile di Genova venne trasformata in prigione speciale. I detenuti, oltre 300, vennero picchiati, minacciati e privati della possibilità di incontrare i loro legali. La città fu devastata da gravi disordini e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, culminati con l'uccisione del giovane no-global Carlo Giuliani da parte di un carabiniere e con l'incursione dei poliziotti nella scuola Diaz.
"Sono passati 12 anni ma è difficile risanare questa ferita - dice a SkyTG24 Evandro Fornasier, uno dei manifestanti - Sono rimasto a Bolzaneto 15 ore, 15 ore senza mangiare né bere, sempre in piedi" - VIDEO.
Nessuno dei condannati finirà in carcere - I 7 imputati condannati sono l'assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi), gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia e il medico Sonia Sciandra (1 anno). Pene di 1 anno anche per gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi, che avevano rinunciato alla prescrizione.
Nessuno finirà in carcere, ma tutti rischiano una sanzione disciplinare da parte della pubblica amministrazione. Le pene divenute oggi definitive sono per lo più coperte da indulto, ma anche coloro per i quali è stata dichiarata la prescrizione del reato potrebbero finire sotto procedimento da parte dei ministeri di loro appartenenza.
I quattro imputati assolti sono Oronzio Doria, Franco Valerio, Aldo Tarascio e Antonello Talu, tutti appartenenti alle Forze dell'Ordine.
Ridotti i risarcimenti - La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Gaetanino Zecca, ha inoltre ridotto i risarcimenti nei confronti dei no global e ha stabilito che in parte dovranno essere rideterminati da un giudice civile "per assenza di prova". I giudici hanno inoltre bocciato il ricorso della Procura di Genova che chiedeva di contestare agli imputati il reato di tortura. Reato che, come già era stato stabilito per la sentenza Diaz, non è contemplato dal nostro ordinamento.
In Appello erano state convalidate 7 condanne - La Corte d'Appello di Genova il 5 marzo 2010 aveva dichiarato la responsabilità civile di tutti i 44 imputati, ma solo in sette avevano subito anche una condanna penale, con pene variabili tra uno e tre anni
Agnoletto a SkyTG24: soddisfatti per la sentenza, ma molti reati prescritti - "Dopo 12 anni c’è una sentenza che finalmente mette la parola fine e che conferma quasi tutte le condanne - dichiara a SkyTG24 Vittorio Agnoletto, nel 2001 portavoce del Genoa Social Forum - Certo, rimane un gatto gravissimo: e cioè che la stragrande maggioranza dei reati sul piano penale è andata in prescrizione grazie a delle leggi ad hoc, fatte apposta per ottenere questo risultato".
Marco Poggi, infermiere della caserma Bolzaneto, racconta invece ciò che ha visto in quei giorni: "Non è stato un atto premeditato. Ma nessuno ha fermato le violenze" - VIDEO
"Sono passati 12 anni ma è difficile risanare questa ferita - dice a SkyTG24 Evandro Fornasier, uno dei manifestanti - Sono rimasto a Bolzaneto 15 ore, 15 ore senza mangiare né bere, sempre in piedi" - VIDEO.
Nessuno dei condannati finirà in carcere - I 7 imputati condannati sono l'assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi), gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia e il medico Sonia Sciandra (1 anno). Pene di 1 anno anche per gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi, che avevano rinunciato alla prescrizione.
Nessuno finirà in carcere, ma tutti rischiano una sanzione disciplinare da parte della pubblica amministrazione. Le pene divenute oggi definitive sono per lo più coperte da indulto, ma anche coloro per i quali è stata dichiarata la prescrizione del reato potrebbero finire sotto procedimento da parte dei ministeri di loro appartenenza.
I quattro imputati assolti sono Oronzio Doria, Franco Valerio, Aldo Tarascio e Antonello Talu, tutti appartenenti alle Forze dell'Ordine.
Ridotti i risarcimenti - La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Gaetanino Zecca, ha inoltre ridotto i risarcimenti nei confronti dei no global e ha stabilito che in parte dovranno essere rideterminati da un giudice civile "per assenza di prova". I giudici hanno inoltre bocciato il ricorso della Procura di Genova che chiedeva di contestare agli imputati il reato di tortura. Reato che, come già era stato stabilito per la sentenza Diaz, non è contemplato dal nostro ordinamento.
In Appello erano state convalidate 7 condanne - La Corte d'Appello di Genova il 5 marzo 2010 aveva dichiarato la responsabilità civile di tutti i 44 imputati, ma solo in sette avevano subito anche una condanna penale, con pene variabili tra uno e tre anni
Agnoletto a SkyTG24: soddisfatti per la sentenza, ma molti reati prescritti - "Dopo 12 anni c’è una sentenza che finalmente mette la parola fine e che conferma quasi tutte le condanne - dichiara a SkyTG24 Vittorio Agnoletto, nel 2001 portavoce del Genoa Social Forum - Certo, rimane un gatto gravissimo: e cioè che la stragrande maggioranza dei reati sul piano penale è andata in prescrizione grazie a delle leggi ad hoc, fatte apposta per ottenere questo risultato".
Marco Poggi, infermiere della caserma Bolzaneto, racconta invece ciò che ha visto in quei giorni: "Non è stato un atto premeditato. Ma nessuno ha fermato le violenze" - VIDEO