Caso Cucchi, la mamma: "La verità deve venire fuori"

Cronaca
Uno striscione con la scritta 'Verità e giustizia per Stefano Cucchi' davanti all'ingresso dell'aula Bunker del carcere di Rebibbia, Roma, 5 giugno 2013

Attesa la sentenza sulla morte di Stefano. Dodici gli imputati. A SkyTG24 la famiglia del giovane arrestato il 15 ottobre 2009 e deceduto una settimana dopo. La sorella Ilaria: "Non sarebbe morto se non lo avessero massacrato"

"La giustizia ha ucciso Stefano" dice la mamma. "Mi aspetto una giustizia che sia coerente con la verità" dichiara la sorella. "Dobbiamo ridare dignità a mio figlio" afferma il padre. Parla così, ai microfoni di SkyTG24, la famiglia di Stefano Cucchi nel giorno in cui si attende la sentenza dei giudici della III Corte d'Assise di Roma che dovrà fare luce sulla morte del giovane arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo all'ospedale Sandro Pertini di Roma.

La famiglia Cucchi: la verità deve venire fuori - "La verità deve venire fuori -  afferma Rita Cucchi - La sera del fermo, mio figlio era in perfette condizioni fisiche. Dopo sei giorni l'ho rivisto morto, massacrato. Io, che sono sua madre, quando ho visto le foto del suo volto (dopo il decesso, ndr), ho stentato a riconoscerlo" (VIDEO).
"Pretendiamo che le istituzioni facciano chiarezza" perché "dobbiamo ridare dignità a Stefano. E' vero, ha sbagliato, ma non meritava di morire. E non meritava di morire a quel modo" afferma  Giovanni Cucchi, il papà. "Non chiediamo vendetta - aggiunge - Crediamo nelle istituzioni, ma chiediamo che lo Stato riconosca" i fatti (IL VIDEO). "Stefano stava bene - ricorda ilaria, la sorella del geometra - dopo sei giorni è morto in quelle condizioni terribili. Una cosa è certa, non sarebbe morto se non fosse stato massacrato" (VIDEO)

Sono 12 gli imputati per la morte del trentunenne accusati, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di abbandono di incapace, abuso d'ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni ed abuso di autorità. Per l'accusa (che nel mese di aprile ha chiesto pene comprese tra i sei anni e otto mesi di reclusione e i due anni), Stefano Cucchi fu picchiato nelle camere di sicurezza del tribunale in attesa dell'udienza di convalida. Caddero nel nulla le sue richieste di farmaci e in ospedale fu lasciato senza assistenza, tanto da portarlo alla morte.
"Stefano è morto per il pestaggio subito - dice a SkyTG24 il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo - Senza il pestaggio non sarebbe mai stato male e non sarebbe mai stato ricoverato all'ospedale Pertini". E aggiunge: certo, "è difficile ammettere che è per colpa della giustizia se Stefano Cucchi è morto". Poi chiede che "si proceda contro gli imputati per un reato diverso e più grave, ovvero per omicidio preterintenzionale". (GUARDA IL VIDEO).

12 gli imputati - Gli imputati sono sei medici del Pertini (Aldo Fierro, Silvia Di Carlo, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite, Rosita Caponetti e Flaminia Bruno), tre infermieri della stessa struttura sanitaria (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) e tre agenti della Polizia penitenziaria (Nicola Minichini - l'intervista al legale: video), Corrado Santantonio e Antonio Domenici). A vario titolo e a seconda delle posizioni, sono accusati di abbandono di incapace, abuso d'ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni ed abuso di autorità.

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