La giovane di Corigliano Calabro era scomparsa il 24 maggio. Il ragazzo, suo coetaneo, è stato arrestato. A tradirlo le ustioni sul volto, che si sarebbe provocato mentre dava fuoco al corpo
Stava per compiere sedici anni la ragazza di Corigliano uccisa a coltellate, il cui corpo è stato ritrovato carbonizzato alla periferia della cittadina. Il fidanzato, un 16enne arrestato nella notte, avrebbe rilasciato agli inquirenti una confessione choc. "L'ho uccisa a coltellate e bruciata quando era ancora viva" avrebbe detto il ragazzo, incastrato dalla lesione che si sarebbe provocato al volto probabilmente quando dava fuoco al corpo. Sarebbe stato lui, nella tarda serata del 25 maggio, ad indicare dove si trovava il cadavere. Il dramma sarebbe stato consumato nel pomeriggio del 24 maggio, probabilmente al culmine di una lite.
Il ragazzo avrebbe fornito una versione contradittoria - Inizialmente si era pensato a un allontanamento volontario, anche perché la ragazzina l'aveva già fatto un anno fa, quando fu poi ritrovata in casa di amici a Bologna. Il 25 maggio, al termine di un lungo interrogatorio cui è stato sottoposto dopo il ritorno in città da Brindisi, dove era stato ricoverato per le lesioni al volto, il 17enne, dopo avere dato versioni poco convincenti legate a presunte aggressioni subite da persone di cui avrebbe pure indicato i nomi, sarebbe crollato indicando il luogo in cui aveva nascosto il corpo, tra l'altro poco lontano dalla scuola frequentata dalla ragazza. Il giovane quindi è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio volontario.
Lite nata per questioni di gelosia - Il minore, secondo quanto si è appreso, avrebbe detto al pm di avere accoltellato la fidanzatina al termine di una lite nata per il rapporto travagliato che esisteva tra loro. Un rapporto ripreso da poco e caratterizzato da gelosie reciproche. Dopo averla accoltellata, avrebbe detto il giovane, studente in un istituto diverso da quello della vittima, avrebbe dato fuoco al corpo della ragazzina. Sul corpo della sedicenne sono state trovate ferite d'arma da taglio. Il coltello usato per l'omicidio non è stato trovato.
Il giovane aveva ustioni al volto - Il ragazzo, nel pomeriggio del 24 maggio, si era presentato all'ospedale di Corigliano con delle ustioni al volto. In un primo momento non aveva voluto fornire una spiegazione, ma dietro le insistenze dei carabinieri, ai quali, intanto, era giunta la denuncia di scomparsa della ragazza, che non era tornata a casa dopo la scuola, aveva parlato di un'aggressione subita. Una versione che non ha convinto i carabinieri, che hanno continuato a sentirlo sino a quando, nella serata del 25 maggio, ha fornito indicazioni per il ritrovamento del cadavere.
Il ragazzo avrebbe fornito una versione contradittoria - Inizialmente si era pensato a un allontanamento volontario, anche perché la ragazzina l'aveva già fatto un anno fa, quando fu poi ritrovata in casa di amici a Bologna. Il 25 maggio, al termine di un lungo interrogatorio cui è stato sottoposto dopo il ritorno in città da Brindisi, dove era stato ricoverato per le lesioni al volto, il 17enne, dopo avere dato versioni poco convincenti legate a presunte aggressioni subite da persone di cui avrebbe pure indicato i nomi, sarebbe crollato indicando il luogo in cui aveva nascosto il corpo, tra l'altro poco lontano dalla scuola frequentata dalla ragazza. Il giovane quindi è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio volontario.
Lite nata per questioni di gelosia - Il minore, secondo quanto si è appreso, avrebbe detto al pm di avere accoltellato la fidanzatina al termine di una lite nata per il rapporto travagliato che esisteva tra loro. Un rapporto ripreso da poco e caratterizzato da gelosie reciproche. Dopo averla accoltellata, avrebbe detto il giovane, studente in un istituto diverso da quello della vittima, avrebbe dato fuoco al corpo della ragazzina. Sul corpo della sedicenne sono state trovate ferite d'arma da taglio. Il coltello usato per l'omicidio non è stato trovato.
Il giovane aveva ustioni al volto - Il ragazzo, nel pomeriggio del 24 maggio, si era presentato all'ospedale di Corigliano con delle ustioni al volto. In un primo momento non aveva voluto fornire una spiegazione, ma dietro le insistenze dei carabinieri, ai quali, intanto, era giunta la denuncia di scomparsa della ragazza, che non era tornata a casa dopo la scuola, aveva parlato di un'aggressione subita. Una versione che non ha convinto i carabinieri, che hanno continuato a sentirlo sino a quando, nella serata del 25 maggio, ha fornito indicazioni per il ritrovamento del cadavere.