Ruby in Aula: "Non ricordo, la memoria può fallire"

Cronaca

La ragazza marocchina ha testimoniato in tribunale nel processo che vede imputati Mora, Fede e Minetti. "Ho raccontato delle cavolate nei verbali" dice ai pm. E aggiunge: "Se non ho mai fatto la prostituta con Ronaldo figuriamoci con Berlusconi o altri"

“Non so. Non ricordo”. Così Ruby, testimoniando in aula (FOTO) per la seconda udienza consecutiva al processo che vede imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, ha risposto a molti interrogativi dei giudici sui particolari delle presunte feste ad Arcore e sulla famosa telefonata in questura. E al pm Antonio Sangermano che le faceva notare un'incongruenza nelle sue dichiarazioni ha detto: “La mia memoria può fallire perché a differenza delle intercettazioni io non sono uno strumento". In particolare, in quel momento il pm le stava chiedendo per quale ragione il 26 maggio 2010, il giorno prima della notte in questura, avesse chiamato il ragioniere di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli. Ruby ha detto di non ricordarsi di aver chiamato Spinelli quel giorno e ha negato di aver detto a Nicole Minetti di essere minorenne (AUDIO).

Ruby: “Ho raccontato delle cavolate nei verbali”
- Nel corso dell'udienza, la teste si è poi scusata più volte con i pm Sangermano e Pietro Forno per le "cavolate" che ha affermato di aver detto nei verbali di interrogatorio con i magistrati nell'estate del 2010 (AUDIO). Nella deposizione, Ruby ha anche smentito di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con il calciatore Cristiano Ronaldo, come invece detto agli inquirenti in precedenza. “Se non ho fatto la prostituta con Ronaldo figuriamoci con Berlusconi o altri" ha detto la ragazza, aggiungendo di non conoscere il calciatore e di averlo detto per vanteria. Ruby ha smentito anche di aver ricevuto 187.000 euro in regalo da Berlusconi da febbraio a maggio 2010, come invece affermato in un verbale dell'agosto dello stesso anno. Quella cifra, dice Ruby, "è un'invenzione, l'ho detta perché era più credibile come panzanata rispetto a una cifra 'tonda'".

"Non ho mai detto a Pasquino di aver avuto rapporti con Berlusconi" - Ascoltata in Aula, Ruby ha negato di aver detto a Caterina Pasquino, l'amica con cui condivideva l'appartamento di via Settala, di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi (AUDIO).

“Bagni in piscina ad Arcore” - Ruby, nel corso della sua testimonianza, ha raccontato, come aveva già fatto in un verbale dell'estate 2010, di un bagno in piscina ad Arcore, ma mentre nel verbale aveva parlato di "ragazze nude" e di un "bagno collettivo", oggi ha spiegato che "io e le altre ragazze eravamo in costume, mentre il presidente era su un divano e sugli schermi c'era la partita" (AUDIO). Il pm Pietro Forno le ha anche fatto una domanda sulla presenza di Putin in Italia in uno dei fine settimana al centro delle indagini e la ragazza ha risposto: "Sì, ricordo che avevano avuto una serata ma a Roma e io a Roma non sono mai andata".

Giudici: “Valida la testimonianza di Ruby” - Alcuni dei verbali, in particolare quelli coperti da 'omissis', hanno spinto la difesa della Minetti a chiedere ai giudici - che hanno però poi respinto l'istanza - di annullare la deposizione di Ruby. Secondo il legale della Minetti, l'avvocato Pasquale Pantano, "è stato gravemente menomato il diritto alla difesa" in quanto i difensori non avrebbero avuto a disposizione i verbali completi. La ragazza marocchina non è stata sentita nel processo parallelo che vede imputato Berlusconi, dopo che la difesa dell'ex premier ha rinunciato a interpellarla. Fede, Mora - presente in aula - e Minetti, che hanno respinto ogni addebito, sono stati accusati di aver reclutato a pagamento o dietro promesse di regali numerose giovani per presunti party erotici nelle residenze di Berlusconi.

Requisitoria il 31 maggio - Terminata la testimonianza di Ruby, i giudici della quinta sezione penale hanno dichiarato chiuso il dibattimento e fissato al 31 maggio la requisitoria dei pubblici ministeri. Dopo la requisitoria, come preannunciato dai loro avvocati, renderanno dichiarazioni spontanee Nicole Minetti ed Emilio Fede.

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