Schettino rinviato a giudizio. Il Gup: "Abbandonò la nave"

Cronaca
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Il processo al comandante della Costa Concordia inizierà il 9 luglio. Nelle motivazioni il giudice scrive "rallentò la nave per finire la cena, facendo poi accelerare" e perdendo così lo spazio di manovra

Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia naufragata all'isola del Giglio lo scorso anno, "ha fatto prima rallentare la nave, onde poter terminare in tranquillità la propria cena", "facendo poi successivamente accelerare" e quindi non aveva più "tempi e spazio per agire in maniera appropriata ed efficiente per arrestare il natante entro una distanza adeguata alle circostanze e alle condizioni del momento". A scriverlo è il giudice per l'udienza preliminare Pietro Molino nel decreto con cui ha deciso il rinvio a giudizio per l'ex comandante.

Secondo il gup Schettino abbandonò la nave - Secondo il giudice, che ha respinto le richieste della difesa di nuove perizie, Schettino sarebbe inoltre colpevole di "non essere sceso per ultimo da bordo della nave Costa Concordia, della quale era comandante, durante l'abbandono della medesima, allontanandosi" a bordo di una scialuppa. "Così - continua il decreto - al contempo abbandonando centinaia di persone (passeggeri e membri dell'equipaggio della medesima nave), delle quali doveva avere cura nella sua qualità di comandante, incapaci di provvedere a se stesse (in particolare poiché ancora a bordo privi di effettiva assistenza e concreto coordinamento, nonché di adeguate disposizioni in fase di naufragio con inclinazione trasversale rilevante e crescente, allagamento progressivo di plurimi locali, incipiente rischio di sommersione ed in ora notturna)".

Soddisfazione della procura
- In pratica, conclude il magistrato, "la piattaforma fornita dalla Pubblica Accusa contiene (più che) sufficienti indizi di colpevolezza per giustificare il rinvio a giudizio dell'imputato" Francesco Schettino. Secondo il gup di Grosseto, però, gli "atti dell'indagine evidenziano nella gestione dell'avvicinamento della Costa Concordia al Giglio l'ipotesi di plurimi deficit colposi" ma non dolo. Soddisfazione da parte del procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, secondo cui l'udienza preliminare "ha confermato in toto quello che era l'impianto accusatori: Schettino è il principale responsabile di quanto accaduto".

La difesa: "Rispettiamo la decisione"
- Francesco Pepe, difensore di Schettino invece si è limitata ad esprimere "il massimo rispetto per la decisione del gup che ha ritenuto che non fosse questa la sede per esaminare tutte le questioni che avevamo posto, bensì la fase dibattimentale". La difesa aveva chiesto un'integrazione probatoria e il proscioglimento dal reato di abbandono della nave. Il processo inizierà il 9 luglio a Grosseto.

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