Aggressione a Milano: morto il 21enne ferito

Cronaca

Non ce l'ha fatta Daniele Carella, ricoverato dopo essere stato colpito a picconate da Mada Kabobo, cittadino ghanese che l'11 maggio ha ucciso un altro uomo e lasciato in gravi condizioni tre persone. L'omicida in carcere: "Sentivo voci cattive"

E' morto lunedì 13 maggio Daniele Carella, il 21 enne ricoverato all'ospedale di Niguarda dopo essere stato aggredito a picconate, sabato 11, a Milano, da Mada Kabobo, il cittadino ghanese irregolare che ha ucciso un altro uomo e ferito tre persone. Il giovane aveva riportato gravi ferite alla testa: era stato operato due volte ed era rimasto in sala operatoria oltre dieci ore. Intanto l'aggressore resta in carcere.

Kabobo al giudice: "Sentivo voci cattive" - "Sentivo voci cattive. L'ho fatto perché sentivo queste voci". Ha risposto così al giudice, Mada Kabobo. Oggi, lunedì 13 maggio, c'è stato il suo interrogatorio di garanzia, avvenuto nel carcere di San Vittore dove l'uomo è rinchiuso, durato un'ora e mezza al termine del quale il gip Ghinetti ha convalidato il suo arresto. Kabobo parla solo il dialetto del suo paese e non è in grado di esprimersi in un inglese pienamente comprensibile.

Trovate molotov davanti a centro per rifugiati - Sempre nella giornata di lunedì 13 maggio, sono state ritrovate quattro bottiglie incendiarie davanti all'ingresso della onlus "Arca" di Milano, l'associazione che si occupa di assistenza ai rifugiati politici. Nel centro è stato registrato un tentativo di intrusione durante la notte ma non ci sono al momento rivendicazioni. Gli investigatori stanno anche visionando le telecamere dell'impianto a circuito chiuso. Si cerca di capire se ci sono eventuali collegamenti con la vicenda dell'omicida ghanese, che era un richiedente asilo. La sua richiesta era stata respinta ma non era "espellibile" dal territorio italiano perché aveva fatto ricorso alla decisione in tribunale ed era in attesa della conclusione del procedimento penale.

Maroni: "Un folle, Kyenge non c’entra" -
Intanto il segretario della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, prova a placare le polemiche innescate dal Carroccio su immigrazione e sicurezza: "Io non faccio alcun collegamento tra le proposte della ministra Kyenge e l'incredibile episodio di Milano - dice in un'intervista - quell'immigrato è un pazzo".

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